In molti mi chiedono se un detergente che fa tanta schiuma sicuramente laverà meglio ma sarà più aggressivo.
Beh…non è detto che a tanta schiuma corrisponde tanta capacità lavante e nemmeno tanta irritazione.
Condivido con voi le informazioni, sempre preziose, raccolte negli anni sul forum di Fabrizio Zago, creatore di Ecobiocontrol.
Premesso che per lavare ci vogliono i tensioattivi (le sostanze create apposta per detergere e sono loro i responsabili delle bolle), tra questi ce ne possono essere alcuni molto schiumogeni e poco irritanti per la pelle ed altri non schiumogeni ma fortemente irritanti.
Un esempio è il DETERSIVO per LAVASTOVIGLIE, che, per il modo in cui lavora l’elettrodomestico (con l’acqua sparata con potenza), non deve proprio fare schiuma, sennò sai che bolle per tutta casa!
Eppure, è un detersivo molto sgrassante, pochissimo schiumogeno (anzi contiene sostanze che devono abbatterla), molto potente e non ci verrebbe mai in mente di usarlo per farci la doccia (perchè appunto sarebbe molto irritante).
Idem per il DETERSIVO per LAVATRICE, formulato per non essere schiumogeno. Anche in questo caso troppa schiuma non è una buona cosa e rischia di rompere l’elettrodomestico. La formazione di schiuma sottrae una grande quantità d’acqua (che è appunto diventata schiuma) e la resistenza, nel tentativo di scaldare l’acqua che non c’è, si fulmina. Inoltre, l’eccesso di schiuma attutisce l’urto dei panni nel cestello, togliendo parte dell’azione meccanica alla lavatrice ed il bucato sarà meno pulito.
Il DETERSIVO PIATTI, da usare per lavarli a mano, è invece sgrassante e anche schiumogeno. E questo forse è un bene! Così, vedendo la schiuma, si eviterà di versarne una vagonata, sprecando il prodotto inutilmente (perchè appunto più schiuma non significa più efficacia).
Questo prodotto sarà aggressivo sulla pelle, quindi usate SEMPRE i guanti!
D’altronde, per quale oscuro motivo il detersivo piatti dovrebbe sgrassare la pentola unta e bisunta e non togliere il sebo dalle vostre manine? Ci vorrebbe un miracolo!
Per quanto riguarda i detergenti cosmetici, possono esserci varie situazioni.
Una classica SAPONETTA da toeletta, a parità di capacità lavante di altre, farà più schiuma se contiene i sequestranti, che addolciscono l’acqua e quindi lo sviluppo di schiuma sarà più abbondante. Inoltre la schiuma sarà più soffice e gradevole durante l’uso se la saponificazione è stata fatta con la giusta miscela di oli vegetali. Quindi è chiaro che le saponette saranno diverse a seconda della loro composizione chimica totale, ma tutte sono sali sodici, con pH intorno a 9, quindi potrebbero risultare irritanti per qualcuno o per alcune parti del corpo.
Gli SHAMPOO cosiddetti “ecobio”, solitamente fanno meno schiuma dei tradizionali, però questo non significa che hanno un minor potere lavante. Sono meno schiumogeni per la loro composizione chimica. Gli shampoo tradizionali infatti, contengono solitamente piccole qantità di tensioattivi cationici (i quaternari) che servono da “condizionanti” e li troviamo infatti in quantità maggiori nei balsami (per districare appunto). Vengono messi anche negli shampoo perchè aiutano a spargere più efficacemente il prodotto (fanno scorrere meglio le dita tra i capelli). Ma i quaternari sono ittiotossici e quindi negli shampoo e balsami ecobio si utilizzano gli “esterquat”, che sono sempre condizionanti (sempre tensioattivi cationici) meno impattanti ma anche più blandi. Quindi daranno la sensazione di lavare meno, perché riusciamo a distribuirli meno uniformemente su tutta la cute. Ecco perchè spesso ci sono le indicazioni di diluirli al momento dell’uso in un flacone vuoto, agitare bene e poi versarli sulla testa. Così si distribuiscono meglio. Però ripeto, non lavano meno perché fanno meno schiuma, è solo un problema “pratico”, di formulazione.
Ovviamente lo shampoo è da diluire SOLO al momento, solo la dose che ci serve, non tutto il flacone, sennò diventa un ricettacolo di batteri (perché diluisco anche i conservanti).
E’ ovvio che uno shampoo o un bagnoschiuma molto schiumogeno lava e non è irritante se formulato bene! Un bravo formulatore saprà dosare i tensioattivi giusti (e anche il resto dei componenti).
Un tensioattivo è un mix di proprietà che lo classificano e che contribuiranno al suo potere “lavante”: il potere emulsionante, bagnante, distaccante,ecc. Si dovranno scegliere i tensioattivi adatti per “creare” il detergente/detersivo, a seconda di quello che si vuole.
Attenzione: il cloruro di sodio (sale da cucina) NON riduce l’aggressività dei tensioattivi, ma addensa solo gli anionici (li rende più viscosi). Spesso è presente sodio cloruro in piccole quantità nelle formulazioni dei detersivi per lavatrice, per un problema “funzionale”: regola la viscosità del prodotto per versarlo nei flaconi. Se non fosse viscoso al punto giusto, dopo una minima quantità versata, farebbe una marea di schiuma inarrestabile che non permetterebbe la procedura (se il prodotto è viscoso non schiumeggia).