Acido Citrico

Qui il video!

Qui il video su come NON usarlo! (prima parte)
Qui il video su come NON usarlo! (seconda parte)

L’acido citrico è un acido debole contenuto negli agrumi.
E’ anche un additivo alimentare, normalmente indicato come E330, che potete trovare in moltissimi prodotti (anche bio) come correttore di acidità, per esempio nelle passate di pomodoro, marmellate, succhi di frutta.
E’ sotto forma di polvere, inodore e solubile in acqua.
Si può acquistare nei negozi di prodotti biologici (ma spesso hanno confezioni piccoline e quindi sconvenienti), meglio nelle enoteche, negozi di agraria, on line.
Può sostituire egregiamente ed efficacemente alcuni prodotti tradizionali, che spesso contengono sostanze inquinanti per l’ambiente e anche pericolose per gli esseri umani come: SCIOGLICALCARE, BRILLANTANTE, NEUTRALIZZANTE BUCATO, BALSAMO CAPELLI, TONICO VISO, DEODORANTE COSMETICO, per FISSARE I COLORI, per fare MANUTENZIONE alla lavatrice, lavastoviglie e macchine CAFFE’ ESPRESSO.
Ecco come usarlo, basandosi su alcuni preziosi suggerimenti di Fabrizio Zago, chimico industriale,  consulente Ecolabel e ideatore dell’EcoBioControl (uno strumento indispensabile e completamente gratuito per determinare la pericolosità/biodegradabilità di una sostanza).
SCIOGLICALCARE
L’acido citrico è ottimo per togliere il calcare da lavandini, pentole, superfici di acciaio, bicchieri e brocche per l’acqua. Questo scioglicalcare naturale non ha odore, non lascia residui e non brucia sulle mani (ho sperimentato! ma è comunque buona norma utilizzare i guanti).
Le differenze sostanziali con i prodotti tradizionali sono la sua ecocompatibilità e il tempo di contatto, che deve essere un po’ più lungo.
Ma ha l’enorme vantaggio che se anche ci dimenticassimo di pulire il lavello su cui abbiamo spruzzato acido citrico e un bimbo lo toccasse è come se toccasse succo di limone!
Basterà preparare una soluzione di acido citrico e acqua distillata, spruzzarla sulla superficie o oggetto da  trattare e aspettare che reagisca con il calcare, sciogliendolo. Ovviamente, alla fine è bene risciacquare, come un qualsiasi detergente.
Dove l’acqua è molto “dura”, servirà una soluzione al 20%. Ma con acque meno dure si possono preparare anche soluzioni al 10 – 15%.
Ovviamente NON USARE sul MARMO e PIETRE VERE calcaree, che si rovinerebbero (come con gli altri anticalcare commerciali…).
Molti diranno che la stessa cosa si otterrebbe con l’aceto (che contiene acido acetico).
E’ vero! Perché entrambe sono degli acidi e quindi possono sciogliere il carbonato di calcio (il calcare appunto). Però, da studi di biodegradabilità(*), risulta che è molto meglio usare il citrico piuttosto che l’aceto: infatti l’acido acetico a parità di concentrazione è 53 volte più inquinante del citrico.
Inoltre, in un litro di aceto c’è solo il 6% di acido acetico, quindi avere la stessa efficacia anticalcare comporterebbe anche un uso superiore di aceto e conseguente eccessivo smaltimento di bottiglie di vetro!
L’aceto è anche più aggressivo verso le superfici metalliche, può portare in soluzione il nickel contenuto per esempio nell’acciaio del lavello e quindi potrebbe causare delle irritazioni o dermatiti.
Infine l’aceto puzza… insomma sarebbe meglio lasciarlo per le insalate…
BRILLANTANTE 
Il brillantante che acquistiamo per la lavastoviglie non è un detergente ma un additivo. Ha lo scopo di rendere più brillanti le stoviglie, che altrimenti rimarrebbero più opache durante l’asciugatura.
Contiene tensioattivi cationici che permettono di “sgrondare” l’acqua più velocemente e non lasciare appunto le antiestetiche macchie sul vetro.
Per assolvere a questa funzione “estetica” ha lo svantaggio di resistere al risciacquo e rimanere attaccato agli oggetti: ad ogni pasto quindi ne viene ingerita una piccola quantità insieme al cibo.
Se il brillantante è in commercio avrà passato tutti i controlli!
Ma, per non correre rischi e comunque risparmiare nell’acquisto, si può tranquillamente evitare l’uso di questo prodotto oppure sostituirlo con la soluzione “commestibile” di acido citrico al 20%. Basta riempire la vaschetta del brillantante con la soluzione di acido citrico e girare la manopolina del dosaggio al massimo. Con la soluzione di citrico, l’ultimo risciacquo sarà così acidulo e, con l’asciugatura, non resteranno le antiestetiche goccie bianche sui bicchieri.
L’utilizzo del brillantante non è OVVIAMENTE obbligatorio come ci vorrebbero far credere la pubblicità e i produttori di lavastoviglie, perché l’azione anticalcare non viene effettuata dal brillantante ma dall’addolcitore della lavastoviglie che necessita periodicamente il reintegro del sale per lavastoviglie (questo si che è OBBLIGATORIO soprattutto con acque dure!).
Nella lavastoviglie c’è un filtro a scambio ionico che serve a ridurre la durezza dell’acqua e favorire così il lavaggio delle stoviglie. Con il passaggio dell’acqua, le resine saranno piene zeppe di calcio e di magnesio. Occorre utilizzare il sale (cloruro di sodio), proprio per fare lo scambio ionico tra calcio/magnesio e sodio e rigenerare l’addolcitore.
A questo proposito è consigliato utilizzare sale iperpuro (come il salgemma, o quello ottenuto per bollitura o quello apposito per lavastoviglie) per garantire una maggior vita all’elettrodomestico, soprattutto in zone di acqua dura. Il sale marino (quello da cucina) può contenere, oltre che cloruro di sodio anche piccole impurezze di conchiglie, sabbia, terra ecc. Se il filtro riceve sabbia e frammenti di conchiglie finisce per intasarsi e non svolgere più la sua funzione. Le stoviglie potrebbero uscire opache ed i bicchieri color latte.
NEUTRALIZZANTE BUCATO (AMMORBIDENTE)
Si può sostituire l’ammorbidente tradizionale profumato con una la soluzione di acido citrico al 20% inodore.
In realtà l’acido citrico non ammorbidisce le fibre dei panni (non contiene tensioattivi cationici), ma neutralizza l’alcalinità del lavaggio causata dal detersivo.
Il detersivo lascia i panni a pH alcalino, non il massimo per la nostra pelle…
Il detersivo in polvere lascia un pH 9 circa, quello liquido è pressoché a pH neutro. Quindi, l’aggiunta di acido citrico avvicina il pH a quello della pelle (pH 5,5 circa).
Un’altra funzione da non sottovalutare di questa pratica è che allunga la vita della lavatrice grazie alla funzione scioglicalcare dell’acido citrico.
Infine l’acidità fissa i colori, quindi è ok anche per i lavaggio dei colorati.
Potrebbe essere anche di aiuto a chi ha problemi di dermatite, pelle sensibile o nel lavaggio dei vestitini dei neonati. In questi casi si sconsiglia l’uso dell’ammorbidente tradizionale poiché, usandolo all’ultimo risciacquo, oltre al profumo potenzialmente allergizzante, lascerà sugli indumenti anche le altre sostanze chimiche che contiene.
Come neutralizzante (da mettere al posto dell’ammorbidente) potreste anche evitare di preparare la soluzione: potete mettere un cucchiaio colmo di acido citrico in polvere direttamente nella vaschetta dell’ammorbidente. Come evidenziava un utente, aggiungetevi anche un po’ di acqua nella vaschetta, per evitare che si appiccichi, solidificandosi prima che la lavatrice lo prelevi al momento appunto dell’ammorbidente
NON aggiungete MAI la soluzione di acido citrico assieme al detersivo, ma solo nella vaschetta dedicata, perchè altrimenti potrebbe decomporlo.
NON aggiungete oli essenziali alla soluzione: non si sciolgono in essa (lo sanno pure i bambini che acqua e olio non si mischia!) e non profumeranno i panni perchè non contengono i fissativi. Sprecate solo preziosa materia prima.
Ecco altri usi della soluzione di acido citrico al 20%
BALSAMO CAPELLI
Sembra incredibile vero? Non volevo crederci nemmeno io prima di provare! districa anche i miei capelli lunghi….A differenza del balsamo tradizionale non lascia profumo.
Basterà diluire 30 ml di soluzione di acido citrico al 20% in un litro di acqua normale che userete come ultimo risciacquo, dopo lo shampoo. (In pratica dovete ottenere una soluzione circa all’1% di citrico in acqua).
Funziona perché l’acidità “chiude” le scaglie di cheratina, il capello risulta liscio e anche lucente perché riflette meglio la luce.
TONICO VISO
Diluire 50ml di soluzione di acido citrico al 20% in 50 ml di acqua e passarla sul viso (in pratica portare la soluzione al 10% anziché 20%).
Il tonico è consigliato nel caso ci si lavi con la saponetta classica (per sua natura a pH 9-10) e serve a ripristinare il pH acido della pelle (circa 5.5).
DEODORANTE 
Diluire 25 ml di soluzione di acido citrico al 20% in 75 ml di acqua potabile o distillata bollita e metterla in uno spruzzino (es. di un deodorante liquido esaurito). In pratica si ottiene una soluzione al 5% di citrico.
Funziona come deodorante perché, abbassando il pH della ascella, si blocca l’attività dei batteri che degradano il sudore e di conseguenza si inibisce la produzione di odori sgradevoli.
Ovviamente lo farebbe anche l’aceto ma è piuttosto inutile evitare di puzzare di sudore se poi si puzza di aceto… Quindi la soluzione è di usare acido citrico che funziona allo stesso modo ma non ha nessun odore!
N.B. La diluizione della soluzione di citrico può essere modificata a seconda delle esigenze personali…
Infatti, come accade anche con i deodoranti commerciali, la loro efficacia è molto soggettiva: alcuni si trovano bene con gli antitraspiranti, altri con quelli a base di alcool, altri ancora con l’economico ed ecologico bicarbonato puro.
MANUTENZIONE SALTUARIA DELLA LAVATRICE E DELLA LAVASTOVIGLIE
Con l’acido citrico in POLVERE è possibile anche fare un trattamento utilissimo a questi 2 elettrodomestici: riempire la vaschetta del detersivo con 2 cucchiai colmi di acido citrico e fare un lavaggio a vuoto (senza stoviglie e senza detersivo).
In questo modo si disincrosterà perfettamente la resistenza, la macchina laverà meglio e si consumerà meno energia elettrica. Per la periodicità con cui fare il trattamento ci vene come sempre in aiuto Fabrizio Zago: circa ogni 3 mesi se si ha acqua dolce; ogni 2 mesi se acqua media; ogni mese se acqua dura. Inoltre, per evitare eventuali residui di citrico e il suo leggero attacco ai metalli, basterà far partire subito, immediatamente dopo il trattamento disincrostante, un lavaggio “vero”(con stoviglie o biancheria). L’alcalinità del detersivo neutralizzerà il citrico.
FISSARE I COLORI
Per fissare i colori dei tessuti si può usare una soluzione acidula, fatta con acido citrico al 3% in acqua fredda.
In pratica si devono diluire 30g di acido citrico in 1 litro di acqua. Si lascia in ammollo il capo per circa 1ora e poi si risciacqua.
Si può fare sia su tessuti nuovi che già usati (ma l’effetto non sarà ovviamente di riportarli nuovi!)
Insomma, l’acido citrico è quasi indispensabile! Mi ha permesso di abbandonare un sacco di prodotti che proprio non mi piaceva usare e tenere in casa! Tentare non nuoce…
Per approfondire leggete anche l’ECOBIO ENCICLOPEDIA, nel forum di Fabrizio Zago.
Qui il video su come distinguerlo dalla polvere di Percarbonato
Per acquistare il citrico ad un prezzo vantaggioso ci si può rivolgere alle enoteche, ai negozi di agraria, alcune parafarmacie o sul web. Si trova in 3 diverse forme:
Acido citrico ANIDRO = attivo al 100% perché è solo acido citrico
Acido citrico MONOIDRATO = attivo al 90% (cioè c’è il90% di acido vero e proprio ed il 10% di acqua)
Acido citrico tetraidrato = attivo al 60% (cioè il 60% è acido citrico ed il 40% è acqua).
PRODUZIONE DELL’ACIDO CITRICO
L’acido citrico si ricavava originariamente, dal succo di limone (Citrus) attraverso un complesso processo con soluzione di ammoniaca, cloruro di calcio e acido solforico (processo che aveva degli inconvenienti relativi all’impatto ambientale).
Attualmente l’acido citrico in commercio è TUTTO di origine biotecnologica cioè prodotto con microrganismi OGM (Aspergillus Niger). Si ottiene cioè tramite fermentazione biologica: dei microrganismi modificati geneticamente “digeriscono” scarti alimentari (frutta, verdura, ecc) e trasformano questi vegetali in molecole di acido citrico (assolutamente identiche e indistinguibili a quelle contenute nel limone). Il processo è sostenibile e ricicla scarti vegetali, la polvere che si ottiene viene trasportata in barattoli o buste che certamente pesano meno delle bottiglie di vetro dell’aceto e quindi richiedono meno energia per il trasporto.
In pratica si è partiti da batteri che sono stati modificati per produrre di più, ma poi il prodotto che se ne ricava è un’altra cosa.
Non dovete spaventarvi di questo nè esserne sorpresi!
Ora è tantissime molecole importantissime son create tramite biotecnologia.
Avviene per esempio per l’insulina, indispensabile per i diabetici, ma che non si avrebbe in qualità e quantità adeguata a soddisfare la richiesta se non si ricorresse alla biotecnologia.
Idem per la produzione degli utilissimi enzimi nei detersivi bucato o lavastoviglie.
L’acido citrico NON ha DNA, quindi lui non è OGM. Non sono esperta di OGM, ma sto studiando e c’è molta disinformazione ed allarmismo spesso ingiustificato.
Una cosa sono le colture di vegetali OGM, un’ altra è una proteina o altra sostanza “semplice”. Nel primo caso infatti il problema potrebbe essere che le piante OGM, piano piano, prenderanno il posto di quelle tradizionali e potremmo (forse?) perdere un patrimonio botanico che esiste da milioni di anni.
Mentre la biotecnologia batterica non sostituirà nulla ma ci fornirà molecole interessantissime ed utilissime.
(*) IMPATTO AMBIENTALE  TRA ACIDO CITRICO E ACIDO ACETICO
Lo studio dell’impatto ambientale tra citrico ed acetico è stato realizzato conformemente ai criteri Ecolabel (marchio ecologico di qualità).
Sul sito della UE si trovano i vari parametri della DID List  (detergent ingriedients database) usata per ottenere questi numeri.
160   Acetic acid                        1666,66
115   Citrate and citric acid           31,25
Sono entrambi considerati acidi anidri (puri).
La sintesi è che per “neutralizzare” un 1% di acido acetico mi servono 1667 litri di acqua, dopo questa diluizione gli organismi acquatici non avranno nessun problema né di natura acuta né cronica. Se consideriamo adesso l’acido citrico, la quantità di acqua necessaria è pari a 31,3 litri cioè 53 volte meno impattante.
Inoltre il potere corrosivo nei confronti dei metalli dell’acido acetico è superiore rispetto al citrico. Infatti i test ufficiali per stabilire la qualità o meno di un acciaio inox prevedono proprio l’utilizzo di acido acetico. Pensate a quanto corrosivo è!
Ritengo inoltre che non sia molto sostenibile usare una sostanza (l’aceto) in cui la parte attiva, cioè quella che scioglie il calcare, è solo il 5-6%. Il restante 95% non serve a nulla, è solo acqua e poco altro, si butta. Ma viene comunque trasportato, solitamente in bottiglie di vetro, con evidenti costi di energia superiori che trasportare la polvere di citrico in sacchetti di plastica o di carta. Non è inquinamento anche questo?
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373 commenti su “Acido Citrico

  1. Ciao, stavo pensando di riempire il serbatoio del mio water pik (pulitore denti) con un po’ di soluzione di acido citrico al 20% ed azionare l’ apparecchio per togliere l’ eventuale calcare dal tubicino. Secondo te può avere senso? Grazie

    1. di solito con cosa lo decalcifichi? se già l’apparecchio può supportare soluzioni acide allora puoi usare anche il citrico.
      Ciao Sara

      1. Ciao, non l’ho mai decalcificato, infatti ho dovuto sostituire il tubicino e ho letto che una possibile causa di rottura è l’irrigidimento dovuto al calcare.
        Sulle istruzioni alla voce “rimozione dei depositi di calcare” c’è scritto: “riempire il serbatoio di acqua calda e aggiungere 2 cucchiai di aceto bianco. Fare funzionare fino allo svuotamento del serbatoio. Sciacquare facendo funzionare con il serbatoio pieno di acqua calda.”
        Ti chiederei quindi:
        – useresti al posto di acqua e aceto la soluzione di citrico al 20%?
        -faresti subito il risciacquo o aspetteresti ad esempio una notte tenendo il citrico ad agire?
        -con che frequenza è opportuno decalcificare? Nelle istruzioni non ci sono indicazioni.
        Grazie!

        1. certamente se puoi usare l’aceto potrai usare anche la soluzione di citrico.
          Non farei subito il risciacquo, ma lascerei agire un po’. Non so se tutta la notte..dipende da quanto calcare è accumulato. Cmq se la lasci tutta la notte non succede nulla.
          Per la frequenza della decalcificazione dipende anche questo: hai acqua molto dura? allora la dovrai fare con più frequenza. Fai delle prove.
          Ciao Sara

  2. Ciao, sapresti dirmi quanti grammi di succo di limone occorrono per avere un grammo di acido citrico? Sul web si trova di tutto. Grazie!

  3. Ciao, che tu sappia l’acido citrico non a uso alimentare può essere usato comunque per preparazioni alimentari (mi servirebbero 5g per fare il formaggio)? Grazie

  4. Ciao, qual è un buon prezzo al kg per l’acido citrico anidro? Te lo chiedo per orientarmi nella giungla delle offerte on line. Grazie!

    1. ciao, purtroppo ultimamante è aumentato in effetti, ma io risco a trovarlo di europea a circa 6 euro al kg, compresa spedizione (certo più kg cquisti è inore è il prezzo).
      Come scrivo e dico sempre nei video non fatevi fregare…il citrico è tutto uguale! non esiste bio o stupidaggini simili.
      Ciao Sara

          1. Ah neanche tantissimo… io non trovo un prezzo simile… so che non fai pubblicità, ma posso chiederti se qualcun altro sul tuo blog o altrove consiglia il sito in cui acquisti? Grazie tante davvero

              1. Ciao, purtroppo non ho trovato niente di utile 🙁
                Quando ho iniziato a seguirti ero digiuna di tutto e ho comprato un barattolo da 500g in un supermercato di prodotti per la pulizia, giusto come “esperimento”, senza preoccuparmi di costo e provenienza (ho poi scoperto che è di provenienza cinese).
                Ormai, grazie al tuo blog, lo utilizzo con successo per la manutenzione di lavatrice/lavastoviglie, scioglicalcare sui sanitari e per produrre citrato.
                È venuto quindi il momento di un acquisto più consapevole, visto che me ne occorre un quantitativo maggiore… continuo a cercare, ma non trovo prodotti europei a costi adeguati!
                Come posso fare? Mi sto un po’ scoraggiando 🙁
                Grazie

                1. cmq non devi farti tanti problemi! il citrico è tutto uguale! tutto da biotecnologia, cinese o non cinese. Sul web trovi aziende che vendono quello europeo, ma ripeto, la sostanza non cambia.
                  Ciao Sara

  5. Ciao Mammachimica,
    Ho preparato la soluzione di acido citrico che uso come brillantante (200 g citrico + 1l acqua). Dopo un po’ di tempo nel flacone però diventa un po’ giallina e si formano dei “residui” simili a muffa grigia. E’ possibile?
    Grazie mille 🙂
    Giulia

        1. Ciao Sara, sono capitata sul tuo blog un po’ di tempo fa e sto trovando immensa soddisfazione ad usare i tuoi consigli…ti ho trovata perché ero stufa di leggere ovunque i “poteri meravigliosi di aceto e bicarbonato” che spuntano ormai come risultato di qualsiasi ricerca online e ho cercato un po’ di chiarezza trovando te…e chi ti lascia più?!? Grazie di condividere il tuo sapere, sei unica! Da profana, e ormai fan sfegatata dell’acido citrico, ho avuto un’epifania e sono andata a leggermi per curiosità l’elenco degli ingredienti della citrosodina…non ti nego che è stata una meravigliosa non sorpresa trovarlo lì …e allora mi sono chiesta, e ti chiedo, se secondo te si può replicare a casa una bevanda effervescente senza fare pasticci per la salute…che ne pensi? Grazie se vorrai rispondermi, e grazie intanto per tutto il resto!

          1. ciao, sono contenta che Mammchimica ti sia utile e ti abbia fatto abbandonare i pallari del web…
            Per creare la citrosodina dovresti usare sempre materie prime ad uso alimentare (il citrico non sempre lo è). Però io non so la ricetta e quindi non ti so aiutare. Mi dispiace.
            ciao Sara

  6. Ciao,
    (ho fatto una ricerca prima di postare questo messaggio)
    volevo chiederti se si può lasciare una nottata, il citrico al 20%, sulla superficie interna del wc (ripetendo tutti i gg) o si rischia di rovinare la porcellana
    Grazie mille

  7. Buonasera
    Avevo pensato di utilizzare l’acido citrico per disinfettare l’acqua contenuta nella cisterna dell’autoclave di casa mia al posto della classica Amuchina.
    Lei che ne pensa?

    1. il citrico non disinfetta, non perchè lo pnso io…è la chimica che lo dice 🙂
      Per disinfettare puoi usare il perossido o il percarbonato, trovi l’articolo dedicato
      ciao Sara

  8. Ciao Mamma Sara, se faccio una soluzione al 30% di A.Citrico e lo uso come ammorbidente o in Lavatrice come Brillantante ho qualche problema o dove abbiamo un’acqua molto dura e’ meglio.?
    Concludo chiedendo se si conserva senza problemi e in caso di aggiunta di Alcole Etilico non crea problemi…….Buon 2023

    Paolo T.

    1. come puoi leggere nelle ricette postate, già alla concentrazione del 20% non dovresti avere problemi di conservazione, perchè appunto molto concentrato.
      Puoi provare con il 30% se hai acqua molto dura, vedi se non ti lascia troppa patina appiccicosa sui biccheri…
      Per acque davvero dure però, la soluzione è l’addolcitore 😉 e aggiungere citrao di sodio al bucato ad ogni lavaggio.
      Buon 2023 anche a te!
      Ciao Sara

      1. Il citrato di sodio quando e dove va aggiunto?
        Con il sapone nel lavaggio?
        A posto dell’ammmorbidente?
        Se con il sapone, poi si può usare l’acido citrico 20% come ammorbidente?
        Grazie in anticipo per la tua risposta
        Stefania

  9. Ciao, vorrei usare l’acido citrico per fare manutenzione a lavatrice e lavastoviglie, ma ho un dubbio. Conosci gli anticalcare magnetici? Io li ho montati, ma non so se sostituiscono la manutenzione anticalcare. La promessa è quella di impedire, tramite ionizzazione, il depositarsi di calcare. In pratica il campo magnetico dovrebbe scomporre la molecola di bicarbonato di calcio e deformare gli ioni affinché si dispongano in aragonite anziché in calcite, non depositandosi. Ti risulta? Secondo te va comunque usato periodicamente l’acido citrico? Grazie!!!

    1. innanzitutto il calcare non è bicarbonato di calcio come hai scritto…è carbonato di calcio, una molecola diversa. Inoltre, quei cosi magnetici che vendono NON eliminano il calcare, ma appunto lo trasformano in una struttura cristallina diversa (l’aragonite) che rimane così e non si deposita solo DOVE c’è il magnente, poi torna calcite e fa le incrostazioni…
      Per eliminare davvero il calcare devi fare una reazione chimica, che appunto lo scioglie.
      Quindi secondo me nella tua lavatrice le incrostazioni ci sono..io farei mnutenzione
      ciao Sara

      1. Grazie. Avrei altre due domande:
        1)secondo te l’acido citrico rischia di togliere il lucido delle parti non in acciaio della lavastoviglie (es. griglia verniciata cestelli)?
        2)Per la manutenzione della lavastoviglie va bene mettere due cucchiai di acido citrico in polvere nella vaschetta del detersivo e selezionare un lavaggio a 45°, che dura mezz’ora?

        1. 1)no.il citrico non la toglie, e cmq la manutenzione si fa ogni tanto, mica tutti i giorni
          2) si dovrebbe andare bene
          ciao Sara

  10. Ciao Sara,
    uso sempre uno spruzzino di acido citrico al 20% per la doccia e mi trovo benissimo. Il bagno però è poco ventilato e vorrei chiederti se i fumi sono in qualche modo pericolosi quando saturano la stanza.
    Grazie!

    1. ma no assolutamente! è come se ti respiri il limone! magari pizzica, ma è innocuo.
      E comunque, per evitare di respirarti una cosa pizzicosa, basta che lo metti sul panno e non lo spruzzi sul vetro.
      A me se lo spruzzo a volte fa starnutire, ma appunto perchè un po’ irrita (come appunto se ti spruzzassi limone nelle narici).
      Ciao Sara

  11. Buon pomeriggio, Come creo una soluzione da utilizzare come ammorbidente per il bucato in lavatrice? Come è quanto si conserva?
    Grazie!!

  12. Buongiorno “mammachimica” e grazie dei preziosi consigli! Domanda: sto cambiando casa ma ho scoperto che la lavatrice del mio futuro marito è piena di muffa, e così puzzano pure i suoi vestiti. Naturalmente cambierò la lavatrice, ma con cosa rilavo tutto, in modo da far andare via quell’olezzo??? Grazie mille se mi risponderai. Ps: non mi dire di cambiare fidanzato!

      1. Buongiorno Sara, uso l’acido citrico ormai da anni, grazie a te, ma per la prima volta volevo usarlo per decalcificare la caldaia del ferro da stiro di mia madre. Posso riempire la caldaia con la soluzione al 20%? O credi sia troppo per questo elettrodomestico e andrebbe ridotta la %? Noi abbiamo acqua molto dura. Grazie mille per tutti i tuoi preziosissimi consigli. Mi hai aperto un mondo.

    1. Buongiorno, vorrei sapere se l’acido citrico anidro in barattolo che ho in casa per le pulizie varie è lo stesso per uso alimentare, per preparare dei sciroppi.. grazie.

      1. beh la molecola è la stessa, ma per uso alimentare ha procedure di legge diverse per stoccaggio, ecc.
        Quindi ok il citrico alimentare per le pulizie ma non viceversa (citrico tecnico per gli alimentari).
        ciao Sara

  13. Ciao Mammachimica!
    Grazie per le tue spiegazioni, sempre super dettagliate! Provo a chiederti un aiuto.. ho due barattoli identici, uno di acido citrico e uno di percarbonato di sodio.. ecco, mio figlio ha staccato le etichette!!!! secondo te c’è un modo per distinguerle?
    Grazie!

    1. si.
      A parte che il percarbonato è più bianco del citrico, è più “opaco”, il citrico è più cristallino.
      Ma la cosa più sensata è misurare il pH:se hai cartine tornasole, sciogli un po’ di polvere in acqua (in due bicchieri diveresi ovviamnte!) e vedi la colorazione (rosso acido, blu percarbonato).
      Oppure, se non le hai metti un po’ di polvere di uno sul piattino e aggiungi un po’ di succo di limone o di aceto, se frizzica è percarbonato
      Ma soprattutto tieni lontane le sostanze chimiche dai figli! o addestrali a non toccarle…
      ciao Sara

  14. Ciao Sara,
    le tue indicazioni sono sempre preziose e non si finisce mai di imparare.
    Avrei una domanda riguardo l’utilizzo del citrico come brillantante.
    Nelle indicazioni scrivi: “Basta riempire la vaschetta del brillantante con la soluzione di acido citrico e girare la manopolina del dosaggio al massimo.”
    Ti chiedo: per quale motivo si deve girare la manopolina al massimo?
    La mia lavastoviglie non dà la possibilità di impostare il grado di durezza dell’acqua (non c’è display, è molto basic). Quindi, meglio usare una concentrazione al 15% oppure sarebbe meglio usarla al 20%. Tieni conto che la uso poco (due volte alla settimana) e quindi devo assolutamente evitare che la soluzione nella vaschetta del citrico vada a male senza che me ne accorga (non posso vederla come fosse una bottiglia).
    Grazie in anticipo.
    Franca

    1. ciao ebgarzie delle belle parole!
      Per il brillantante:sì meglio al 20% per evitare che vada a male.
      Di solito si mette la manopolina al max perchè sennò la soluzione di citrico non ha la “potenza” dei brillantanti tradizionali, a cui ci aggungono una marea di altra roba.
      Ma ovviamente poi ognuno deve fare delle prove, in base alla durzza della sua acqua. Più l’acqua è dura e sarà più necessario il citrico.
      Ciao Sara

      1. Grazie Sara.
        L’acqua ha una durezza di 13 °F (da tabella rilasciata dall’azienda erogatrice). Quindi, non molto dura.
        Comunque, non avendo la manopolina, dovrò preparare la soluzione di citrico al 20% (800+200), proprio per garantirne la conservazione nella vaschetta.
        Oppure – ma difficilmente opterò per questa soluzione – usare una soluzione al 15%, rabboccando la vaschetta ogni volta con poca soluzione, perché non vi stazioni troppo.
        Grazie ancora,
        un saluto,
        Franca

  15. Grazie Sara ,ci possiamo dare la mano…. anche io vado poco dal parrucchiere, poi, ora che sono bianchi x scelta, a volte li taglio da sola. cmq grazie lo stesso. Con l’acido citrico mi trovo benissimo, anche il piano cottura mi viene bene. grazie di nuovo. Un bacione .M.Teresa

  16. Ciao Sara, hai un rimedio x dare corpo ai miei capelli fini e” mosci” ho provato con il gel ai semi di lino ma su di me non funziona, forse perchè è a base di acqua? i miei capelli sono bianchi e corti, li asciugo a testa in giù…….,non vorrei più usare la lacca o il gel industriale pieni di robaccia…ormai mi avete contagiata……già prima di conoscere te e Fabrizio ormai da anni leggevo con attenzione le etichette , pur non essendo una chimica ho sempre cercato di scartare a priori i prodotti, specialmente gli alimentari con gli inci chilometrici. Ho visto un video di Zago sulle nanoplastiche….sono rimasta sconvolta!!, non pensavo in quanti modi siamo responsabili delle terribili nanoplastiche.
    ciao saluti M.T.

    1. Ciao Mariateresa,
      mi dispiace ma no…non conosco un rimedio.
      Non hai trovato nulla sul forum di Fabrizio? Dovresti cercare sulla ecobioenciclopedia, c’è una sezione “capelli”.
      Come puoi vedere dai miei video non è che hai capelli io ci tenga chissà che…vengono belli solo quando vado (poco) dal parrucchiere!
      Però, più roba gli metti sopra e mi sa che più si appesantiscono.
      Ciao Sara

  17. Ciao Mammachimica , seguo le tue ricette e i tuoi consigli da più di due anni, grazie!!! Ho un problema: lavando i panni in lavartice a 20 o 40 gradi utilizzando il tuo det. lavatrice liquido + citrico come ammorbidente, i panni, una volta asciutti, sono già puzzosi. Ho l’acqua durissima e penso che il motivo sia quello. Ho fatto un tentativo variando detersivo, ma non cambia nulla. Ho comprato un ammorbidente ecologico, ed i panni escono profumati 🙂
    Mi chiedevo, posso mescolare un piccolo quantitativo di ammorbidente con l’acido citrico nella vaschetta? L’ho sperimentato e sono venuti bene (come det sempre il tuo) Giusto per dargli un po’ di profumo. Oppure si annullano a vicenda?
    Non ho necessità di panni super profumati, ma avendo una sudorazione sgradevole a causa di farmaci che sono costretta ad assumere…a volte non capisco se una maglia puzza per colpa mia o per il lavaggio 🙁
    Ho provato anche a spruzzare un po’ di profumo sui panni asciutti, ma una volta evaporato puzzano di nuovo.

    1. Ciao, sto per pubblicare proprio adesso un artico sulla puzza dei panni…(magari dalle una letta).
      Forse il problema è che devi aumantare la temperatura di lavaggio, hai bisogno di una spinta.
      Se poi l’acqua è dura devi aumentare la dose di citrato (il sequastrante) per far lavorare meglio il detersivo.
      Inoltre, se mi dici che hai problemi di sudorazione particolarmente forte, allora devi prima pretrattare i capi con la candeggina delicata (spruzzino igienizzante) o addirittura aggiungerla al lavaggio.
      Il profumo dell’ammorbidente copre le puzze…ma forse sarebbe meglio lavare bene i panni.
      Attenzione ad aggiungere citrico all’ammorbidente, a parte che non serve a nulla ma poi potresti scassare l’ammorbidente.
      Ciao Sara

  18. Ciao mammachimica, innanzi tutto ti ringrazio per condividere il tuo “sapere” sul web! Vorrei poi chiederti se ti è possibile rispondermi riguardo un forte dubbio che mi è venuto riguardo l’uso dell’acido citrico come brillantante. Lo sto usando da qualche settimana però siccome la mia lavastoviglie usa il meccanismo della zeolite (non so neanche se meccanismo è il termine corretto) ho il timore che l’acido citrico possa danneggiarlo… ho provato a capirci qualcosa da me, ma non ne sono venuta a capo. In teoria la zeolite in natura è un minerale… ecco perché il mio dubbio. Grazie mille se potrai rispondermi, Anna Lisa

    1. se potevi usare i brillantanti commerciali puoi usare anche il citrico…
      Mi dispiace ma non conosco questo sistema a zeiolite, ma forse serve come addolcitore? in quel caso è nel filtro del sale e non si incontra con il citrico.
      ciao Sara

      1. Grazie mille per la risposta, ti riporto le informazioni che ho trovato sul web, magari potranno risultarti anche utili perché si tratta comunque di una tecnologia sostenibile volta a diminuire l’impiego di energia elettrica per l’asciugatura :

        La zeolite è un minerale che trova origine nella fusione di lava incandescente e acqua salata del mare, presenta una struttura fatta di piccole particelle microporose che hanno la capacità di assorbire le particelle vicine.
        L’asciugatura in lavastoviglie con Zeolite utilizza il minerale per assorbire l’umidità e trasformarla in calore, assicurando un’asciugatura rapida e una riduzione del consumo energetico. La Zeolite si autorigenera a ogni lavaggio e non deve mai essere sostituita.
        Per garantire il continuo utilizzo del minerale in una lavastoviglie i laboratori di ricerca hanno sintetizzato una zeolite sintetica, in grado di durare circa 300 anni, del tutto identica a quella naturale ma senza la necessità di estrarla azzerando quindi l’impatto ambientale.
        Viene posta nell’apparecchio sotto la vasca e interviene come abbiamo detto nel processo di asciugatura: una volta che le stoviglie superano la fase del lavaggio entra in gioco il nostro minerale sintetizzato, assorbendo e trattenendo l’umidità presente sulle stoviglie rilasciando, in virtù delle sue capacità prima descritte, del calore secco e in combinazione con del brillantante raggiunge il risultato ottimale promesso.

        Col brillantante l’asciugatura è sempre stata perfetta, ma con l’acido citrico in effetti rimane molto acqua, da lì il mio dubbio…

        Grazie ancora , Anna Lisa

        1. ciao e grazie delle info…non conosco questo processo..forse chiedere a Fabrizio Zago che in laboratorio ha molte lavatrici e lavastoviglie per testare i prodotti.
          Comunqu, a proposito del brillantante, è ovvio che quello commerciale non eco asciuga meglio, contiene delle sostanze che fanno questo lavoro, ma appunto poi se le mangiamo. Con il citrico prova a cambiare il dosaggio con la manpolina del brillantante, se hai acqua molto dura metti la dose massima.
          Ciao Sara

  19. Ciao, vorrei chiederti un consiglio se possibile (non c’entra niente l’acido citrico). Ho comprato casa, una nuova costruzione e devo pulire tutti i pavimenti dai residui di cantiere. Mi hanno consigliato l’acido tamponato che vorrei evitare di utilizzare. Mi potresti consigliare qualcosa di ecologico che possa sostituirlo? Grazie mille.

    1. l’acido citrico centra eccome!
      Puoi usare una soluzione concentrata di acido citrico, farla agire e pio risciacquare bene (sennò appiccica sotto le scarpe).
      Ciao Sara

  20. Ciao! Intanto grazie perché questo articolo mi ha svoltato la vita, dovrebbero affiggerlo in tutte le piazze tipo cartellone! Volevo chiedere un parere: secondo te ha senso usare il risciacquo sui capelli (che sto AMANDO) anche in occasioni marittime? Ad esempio quando si fa il bagno in acqua di mare e non si ha la possibilità di sciacquare via il sale… Io ho i capelli molto ricci e soffro molto il crespo post-bagno in acqua salata.
    Grazie!

    1. beh, si, potresti usarlo, ma se hai a disposizione l’acqua per fare la soluzione di citrico, allora puoi anche risciacquare i capelli con sola acqua dolce… Cioè se il problema è la reperibilità dell’acqua dolce forse non risolvi.
      Ciao Sara

  21. Salve Sara,
    stavo effettuando un ordine di acido citrico anidro… cercando ho visto che ne esiste anche uno alimentare puro al 100%, sono la stessa cosa? possibilmente ne vorrei fare un duplice utilizzo per detergenti casa e per le conserve e marmellate. Mi puoi illuminare?

    1. Ciao,
      il citrico anidro è sempre puro al 100%, ma quello di grado alimentare ha passato tutti i controlli per essere tale. Quello tecnico invece no. Quindi, per fare solo detersivi quello tecnico va più che bene, ma se devi fare marmellate e altro meglio quello alimentare.
      Ciao Sara

      1. Salve, volevo chiedere se è possibile utilizzare l’acqua del rubinetto per realizzare le soluzioni con acido citrico ed eventualmente in che percentuale. Nella mia zona l’acqua è molto dura …
        Grazie mille

        1. Si, puoi utilizzare l’acqua del rubinetto…ma di certo se usi acqua dolce funzionerebbe meglio. Ho fatto anche un video di come procurarsi acqua demineralizzata gratis 🙂
          https://youtu.be/ymktxV6CIdY
          Le percentuali rimangono le stesse.
          ciao Sara

        2. Buongiorno. Vorrei sapere l’equivalenza dell’acido citrico liquido rispetto a quello in polvere.
          Nella tua ricetta del detersivo fai da te x lavatrice si parla di 150 cl di acido citrico liquido. Purtroppo ho preso x sbaglio quello in polvere, come mi regolo x la quantità?
          Grazie

          1. Ciao, scusa ma mon è chiara la domanda…
            nel detesrsivo lavatrice non c’è l’acido citrico ma il CITRATO DI SODIO ( e non è espresso in cl).
            L’acido citrico si compra sempre in polvere e serve per fare il citrato di sodio.
            Ciao Sara

      2. Salve! Ho apprezzato tantissimo il suo articolo, io lo uso da tempo per tutto ma non sapevo del deodorante, proverò al più presto!! Fin’ora l’ho sempre acquistato in farmacia, nel libretto dice che può essere utilizzato anche per gli alimenti, vorrei sapere in che quantità usarlo per le conserve e altro…
        Ps come sostituto del balsamo e dell’ammorbidente io aggiungo delle gocce di olio essenziale grazie

        1. ciao!
          Non mi piace cucinare…mi dispiace ma non so come si usa in cucina. E’ contenuto nelle passate e nelle conserva in commercio.
          L’aggiunta di olio essenziale non ha senso…essendo olio non si scioglie nella soluzione acquosa…rischi di versare tutte le gocce di olio essenziale al primo prelievo e sporcare i capelli o panni (inoltre non avendo fissativi non profuma la biancheria…sprechi solo materia prima preziosa). Lo spigo bene anche nel video del citrico https://youtu.be/Rf-gLtYbKvQ e degli oli essenziali https://youtu.be/8yjabmy0e_U
          ciao Sara

  22. Ciao! Posso utilizzare la soluzione di citrico anche per la pulizia del ferro da stiro? Placca e serbatoio? Potrei lasciare un litro di soluzione nel serbatoio un po’ di tempo e poi vaporizzarla completamente in modo da sciogliere il calcare che si forma, che dici? Grazie

    1. si certamente, toglierà il calcare che si è formato nel serbatoio e dai buchini se non hai usato sempre acqua demineralizzata. Metti la soluzione e fai agire, poi accendi il ferro fa stiro e vaporizza fino a quando non vedrai che i fori sono liberi. Forse uscirà acqua sporca se è molto calcaroso…Poi risciacqua tutto per bene. La placca invece non so se la pulisce. Di solito non è sporca di calcare ma di metariale acrilico che si è innavertitamente bruciato se hai appunto msso il ferro caldo su un capo sintetico.
      Ciao Sara

  23. Buongiorno, devo pulire dei cerchi di un motociclo del 1983 arruginiti.
    Posso immergere i cerchi nell’acqua con l’acido citrico? In che proporzioni e per quanto tempo? Che risultato mi aspetto?
    Grazie per l’aiuto. Ruggero

    1. Ciao,
      immergerli nell’acqua non mi sembra una buona idea…inoltre la ruggine non si toglie con un acido, ci vorrebbe un sequestrante. Ma il citrato di sodio, il sequestrante che usiamo per fare i detersivi non è tanto potente…puoi provarci.
      Mi dispiace, non sono esperta di moto!
      Ciao Sara

  24. ciao, poiché ho letto che l’acido citrico è contenuto nei disabituanti x cani, con che disaggio posso diluirlo senza che sia tossico x i cani?

    1. Ciao Francesca,
      non ho cani e non sono un veterinario…
      Mi dispiace ma non conosco in che percentuale è in questi prodotti e se è lui il principio attivo che “disabitua” il cane.
      Considera che il citrico è un additivo alimentare ed è contenuto negli agrumi al 2-3%. Quindi per gli umani non è tossico, ma per esempio per i gatti si…
      Ciao Sara

  25. salve per quanto tempo può mantenersi una soluzione di ammorbidente fatta con il 15% di acido citrico in 1 litro d’acqua?Piu di un mese?grazie

    1. ciao,
      come scritto nel fai da te, questa soluzione così acida è difficilmente attacabile dai batteri. Ma se è in un luogo troppo caldo o luminoso potrebbero formarsi filamenti che indicano la formazione di alghe. Succede di solito a concentrazioni più basse di solito però. In questo caso usala solo per pulirci il WC e non come brillantante! A me non è mai successo in un mese al 15% ma controlla!
      Ciao Sara

  26. ciao mammachimica, volevo sapere se posso usare l’acido citrico per pulire il lavello della cucina e la cucina. ho letto su un sito che posso usarlo solo su acciaio inox 304 o superiori (in pratica se la calamita si attacca, allora è acciaio ferroso e allora il citrico non va usato, altrimenti si). è vero?

    1. Ciao,
      stai tranquilla che il citrico non da problemi sul lavello e cucina di acciaio.
      Il potere corrosivo del citrico è maggiore negli acciai al carbonio o sulla la ghisa (e l’aceto lo ancora di più ovviamente).
      Per 304-321 non ci sono problemi.
      Credo che intendano la ghisa con acciaio ferroso.
      ciao Sara

    2. Buonasera
      Nella manutenzione di lavatrice e lavastoviglie si riempie la vaschetta del Detersivo con polvere di acido citrico? Ho capito bene?
      Per la lavatrice è consigliabile una certa temperatura dell’acqua?

      Grazie in anticipo per la risposta

  27. Mamma chimica il tuo blog è una miniera preziosa di informazioni per me che mi sto da poco avvicinando alla detergenza ecologica!
    Volevo chiederti se l’acido citrico va bene anche per pulire/lucidare/togliere aloni dalle pentole in acciaio piuttosto che dai tappi in acciaio dei lavandini o se è meglio usare altro prodotto? Grazie per il tuo tempo

    1. Ciao Lorena, mi fa piacere che trovi utile il mio blog, divulgami perfavore!
      Per il tuo quesito: se gli aloni sono di calcare, il citrico è certamente perfetto.
      Ciao Sara

  28. Ciao, io ho un problema con il bucato, vale a dire i residui di detersivo: nonostante usi una quantità ridicola di polvere ecolabel (30 grammi per 8 kg di bucato, dose consigliata 100 grammi per 5 kg…) e faccia due risciacqui aggiuntivi + ulteriore ciclo da 50 minuti di soli risciacqui (!!!) non riesco mai a eliminarlo tutto dai panni dei bambini. Ho provati svariati detersivi, ma nell’ultimo risciacquo ci sono sempre ancora dei residui: ergo, è la macchina che sciacqua male. In attesa di poterla cambiare ho pensato di provare con l’acido citrico…È vero che elimina i residui di detergente? Ne metto 100 ml direttamente in una pallina in lavatrice a fine ciclo, e imposto due (ulteriori) risciacqui, quindi alla fine anche il citrico dovrebbe essere sciacquato via. Può funzionare? I panni comunque non li sento più morbidi (ma poco importa, mai usato ammorbidente in vita mia).

    1. Ciao Monica,
      Purtroppo si, molte macchine per avere la A+++ risciacquano con pochissima acqua. Ma mi servono info aggiuntive:quando usi la polvere lavi sopra i 40gradi? Perché altrimenti la polvere non si scioglie proprio e si accumula sui tessuti. Se hai necessità di lavare a basse temperature meglio il detersivo liquido. Quando parli di residui intendi che rimane anche schiuma? Hai per caso acqua molto dolce? Se è così in effetti la schiuma si forma molto di più e serve meno detersivo perché lava meglio.
      Inoltre, se metti il det sempre nella vaschetta dedicata, forse rimangono residui di det, che poi si aggiungono al lavaggio successivo e fanno altra schiuma.
      Ma se invece se i panni sono molto duri forse hai acqua dura e allora hai bisogno di aggiungere al bucato, assieme al detersivo, un po’ di citrato di sodio che addolcisce l’acqua e non fa formare i sali insolubili.
      Di certo l’aggiunta di acido citrico all’ultimo lavaggio, come se fosse ammorbidente (mai assieme ad detersivo!) Toglie l’eccesso di det e sostanze alcaline.
      Spero riuscirai a migliorare.
      Ciao Sara

  29. Acido cidrico al posto dell’ammorbidente: bisogna necessariamente diluirlo con acqua distillata oppure possibile sensazione?

    1. “possibile sensazone” credo che te lo abbia scritto il correttore…comunque, non è indispensabile, va bene anche l’acqua del rubinetto. Con la demineralizzata funziona meglio, sul glossary trovi i modi per averla gratis.
      Ciao Sara

  30. Buonasera, per quanto riguarda l\’uso dell\’acido citrico come ammorbidente, se ho capito bene posso preparare un litro di soluzione di acqua e acido citrico e non usarla tutta in una volta giusto? Grazie per la risposta

  31. Buon dì, Sara.
    Come prima cosa, grazie per questo e per altri articoli.
    Da anni utilizzo l’aceto commestibile come brillantante, ammorbidente, anticalcare e pulitore per tutte le superfici; ho recentemente letto quanto hai pubblicato in merito al confronto tra acido acetico e acido citrico e mi son decisa a provare con quest’ultimo; per quanto riguarda la funzione di ammorbidente, anticalcare, brillantante, credo che inzierò con una diluizione al 15% (la durezza dell\’acqua del mio comune di residenza di attesta intorno al 25 °f) e vedrò come va.
    Invece, ho un questito per la funzione di pulitore. Di solito tenevo pronto uno spruzzino con l’aceto diluito per detergere piano di lavoro in cucina, tavolo e… Pavimento. Ho in casa dei furetti e capita che a volte siano imprecisi con le deiezioni, per cui in queste occasioni ho sempre usato lo spruzzino con l’aceto diluito; pensavo di utilizzare al suo posto una soluzione di acido citrico al 10%: secondo te è troppo blanda? Non vorrei eccedere con la concentrazione perché sono animali piccoli e quindi taro tutto in base al loro peso. Il pavimento viene regolarmente pulito e igienizzato con il vapore, la funzione dello spruzzino è di sola pulizia sul momento e per contrastare l’odore delle deiezioni.
    Grazie 1000.

    1. Ciao Ariela e complimenti a te che, viste le evidenze scientifiche, hai deciso di abbanonare l’aceto (non p da tutti cambiare abitudini, c’è gente che anche l’evidenza non la smuove…anzi insulta chi dice che l’aceto sia inquinante).
      Però per quello che ti serve ne il citrico e ne tantomeno l’aceto pulisce…non hanno questa capacità.
      Per lavare e pulire veramente ci vogliono i tensioattivi, l’aceto o il citrico non puliscono da soli. Probabilmente l’odore delle deiezioni veniva contrastato dall’aceto perchè lui puzza di più.
      Un ottimo rimedio per le puzze (di panni, superfici e stoviglie) è il detergente smacchiatore igienizzante, a base di ossigenata. Lo trovi nel fai da te. Spruzzi, fai agire e poi risciacqui con panno.
      Ioltre un consiglio data da Zago (il max esponente di detergenza ecologica ed efficace) per chi usa il vapore per pulire: di certo ammazza tutti i germi ma li sposta…per lavare davvero ci vogliono i tensioattivi, quindi alternare o cmq lavare ogni tanto con un buon detersivo pavimenti.
      Ciao Sara

  32. Ciao! Purtroppo la mia prima esperienza con il citrico è stata un disastro!
    Ho spruzzato una soluzione di citrico e acqua e ho macchiato irrimediabilmente tutte le rubinetterie dei bagni nuove di zecca: macchie grigie nerastre della forma delle goccioline spruzzate…. ero convinta fosse un acido super sicuro…

    1. Mi dispiace ma il citrico non può aver fatto questo sull’acciao o su rubinetti cromati. Forse erano in altri metalli o non era citrico. Come tutti gli scioglicalcare deve poi essere risciacquato.
      Ciao Sara

  33. Ciao,
    Stiamo utilizzando con grande soddisfazione l’acido citrico 5% come deodorante però dopo circa 3 settimane mi sono accorta che in sospensione si sono formati dei corpi estranei “piumosi” che mi fanno venire in mente solo muffe& Co, non variano molto agitando il flacone.
    Premetto che era la prima volta che lo facevo e il flaconcino era nuovo, in plastica trasparente, non schermato dalla luce. È successo anche a te? Questa soluzione ha durata limitata? Ha senso farla con acqua bollita? O devo aggiungere conservante di qualche tipo? se uso amuchina o dietilammonio cloruro per disinfettare il contenitore prima del prossimo uso rischio di far danni di qualche tipo visti i redsidui di acido citrico? Grazie mille e complimenti per il sito.

    1. certamente devi usare contenitori puliti (magari iginizzali con candeggina delicata a base di ossigenata e non amuchina…che è ipoclorito..non proprio eco).
      Inoltre si, devi contenere la soluzione al buio e fresco per evitare muffe (quei flamenti che forse si sono formate anche perchè la soluzione di citrico è ovviamnete poco concentrata). Meglio farla più spesso.
      Lo specifico meglio sull’articolo.
      Ciao Sara

  34. Io avrei una domanda riguardo al confronto tra acido citrico e acido acetico, guardando la tabella del ph, risulta che l’acido citrico ha un ph inferiore all’acido acetico (o meglio il limone ha un ph inferiore rispetto all’aceto) Come mai l’acido acetico risulta più corrosivo rispetto all’acido citrico pur avendo un ph più alto? Dov’è l’inghippo?
    Volevo inoltre sapere se può darmi il link del sito della UE dove si trovano i vari parametri della DID List
    Ringrazio se mi risponderà
    Francesca

    1. Sono due acidi con molecole diverse, in chimica anche un solo atomo può fare la differenza, pensa alla formula chimica dell’acqua da bere e quella ossigenata (hanno solo un atomo di ossigeno di differenza, ma l’ossigenata non la puoi bere!). Non c’è nessun inghippo, la chmica è una scienza esatta. E anche il pH a volte dipende anche dalla concentarzione.
      Per trovare le DID list, cerca “Detergents Ingredients Database (DID-list) Part A. List of ingredients” e ti si apriranno i vari pdf della comunità europea. Ti serve anche la lista B.
      In realtà c’è anche sul sito dell’ispra ma ora non lo trovo.
      Ciao Sara

  35. È possibile usare l’acido citrico per igienizzare le borracce di alluminio ? Grazie e complimenti per l’ottimo e utilissimo sito !

    1. l’acido citrico non igienizza, non ha le capacità chimiche per farlo.
      Inoltre la borraccia in alluminio (se non è rivestita) non va MAI messa a contatto con sostanze acide o alcaline perchè è un metallo anfotero (poi ti mangi alluminio). Infatti i queste borracce non possono nemmeno contenere acqua gassata o succhi di frutta.
      Lavale con un buon det piatti.
      Ciao Sara

      1. Un ulteriore chiarimento per togliere il calcare da un bollitore elettrico in acciaio si può usare una soluzione al 20% con acido citrico?

        1. si certamente, lo decalcificherai e non avrai nessun retrogusto.
          spruzza la soluziome e lascia agire un po’, se non viene pulito subito ripeti.
          ciao Sara

  36. cara mammachimica, mi è successa una cosa strana!
    uso l’acido citrico da qualche anno, ma prima, non conoscendo il tuo blog e non avendo mai letto che non si doveva fare, lo mettevo nella vaschetta assieme al sapone.
    Il mese scorso sono incappata nel tuo blog e ho scoperto che l’acido citrico si deve usare a parte e così ho iniziato a metterlo nella vaschetta dell’ammorbidente.
    uso sapone panni liquido e una pallina (100/120ml) di acido citrico al 15%.
    negli ultimi tre lavaggi peró è successo qualcosa di molto strano. tre magliette di mio figlio (1 in un lavaggio e 2 in un altro) sono uscite dalla lavatrice piene di buchini!
    il tessuto pareva come cotto, appena lo toccavi, si rompeva. l’unica cosa che ho cambiato nelle mie abitudini è la posizione dell’acido citrico e quindi devo immaginare sia questa la causa. essendo un acido immagino possa arrivare a cuocere i tessuti. ne sto usando troppo? grazie per il prezioso aiuto! ambra

    1. ho risposto…non riscrivete i messaggi più volte…posso rispondere solo quando ho tempo…è un hobby questo, lo faccio gratuitamente, dovete avere pazienza, grazie!

  37. ciao! ho un problema con l’acido citrico. uso da un po’ di anni l’acido citrico, ma lo mettevo assieme al detersivo. poi un’amica mi ha fatto conoscere il tuo sito e ho scoperto che non va assolutamente messo con il detersivo. ho iniziato a metterlo nella vaschetta dell’ammorbidente, ma ora ho un grosso problema, da quando ho iniziato mi si bucano le magliette. chiaramente non tutte, per fortuna, ma ho iniziato da un mesetto e in 3 lavaggi dello scuro 40 gradi 3 magliette di mio figlio sono uscite letteralmente da buttare. il tessuto è come liso e con dei buchini minuscoli, e appena tocchi si strappa. come fosse corroso. la prima ho pensato che la maglietta fosse vecchia, ma alla terza non penso possa essere considerata una coincidenza. l’unica cosa che ho cambiato nella mia routine è la posizione dell’acido citrico quindi devo immaginare sia lui il problema. io ho sempre fatto una soluzione al 15% e ne metto una pallina quindi circa 100/120 ml. come detersivi uso un detersivo liquido eco (in questo caso era winni’s) cosa sto sbagliando? il problema è grosso perchè se distruggo un’altra maglietta di spiderman credo che mio figlio se ne andrà di casa 😉 scherzi a parte una maglietta a lavatrice è un problema piuttosto costoso.

    1. non può essre stato il citrico..non ha questa potenza questo acido.
      Se hai fatto la soluzione giusta al 15% e ne hai messi circa 100ml nella vaschetta dell’ammorbidente, è la cosa che fanno davvero moltissime persone, me compresa, da anni..e non è mai successo questo.
      Mi dispiace ma non so cosa sia successo.
      Forse il problema è la temerature, i colorati vanno lavati a freddo per mantenere i colori.
      Inoltre, hai fatto bene a non metterlo più assieme al detersivo, perchè decomponevi il detersivo, non lavava più bene e rischiavi di sporcare i panni.
      Ciao Sara

  38. molto interessante,
    potrei usare l’acido citrico per la piscina? e la combinazione eventuale con il cloro crea problemi?

    1. L’acido citrico in piscina non serve a nulla…anzi rischi di intossicarti se dentro c’è l’ipoclorito!
      Ciao Sara

        1. Ottimo! il citrico non puzza ed è meno inquinante. Preparati la soluzione come indicato nel fai da te per lo scioglicalcare.
          Ciao Sara

  39. Ciao… Grazie per il bellissimo articolo!

    Uno l’acido citrico come ammorbidente per ristabilire il ph e per neutralizzare i residui di detersivo dai pannolini lavabili.
    Secondo te è possibile che ho notato che l’acido faccia venire nell’acqua un po’ di schiuma?

    Dopo un lavaggio speciale, dopo ricsiacqui su risciacqui, ero riuscita a togliere la schiuma residua. Dopodiché faccio fare l’ultimo con l’acido e TA TAAAAM si ripresenta la schiuma…….
    Secondo me è quello :/

    1. No…a meno che non fossero ancora rimasti residui di detersivo e lui li ha sciolti ulteriormente. Con le lavatrici nuove è sempre necessario il doppio risciacquo purtroppo perché lavano con pochissima acqua.
      Ciao Sara

      1. Ciao Sara,
        io utilizzo una centrifuga prima del passaggio in asciugatrice d’ inverno, noto spesso questa cosa che l’ acqua che defluisce dai panni molla tutto il detersivo, pensi che sarebbe comunque meglio il doppio riscuaquo? Tra l’ altro io di detersivo ne uso già molto poco.

  40. Ciao Sara! Ho seguito il tuo consiglio ed ho cercato l’acido citrico nei negozi di agraria, ne ho trovato una confezione di monoidrato da 25 kg molto conveniente. La domanda è.. ha senso acquistarne cosi tanto in termini di conservazione? nel senso, si può conservare per uno o due anni nella confezione grande? ad esempio tenuto in garage e chiuso con due mollette? grazie mille

      1. grazie mille! sul web lo consigliano anche come antiruggine, confermi? lo vorrei usare per togliere la ruggine su degli inserti in ferro attaccati ad un borsello sportivo in tessuto sintetico… in questo caso in quali dosi consiglieresti di usarlo?

        1. La ruggine è tosta..puoi provare ma in realtà più che un acido ci vorrebbe un chelante. Dovresti provare con citrato di sodio. Ma ripeto, la ruggine è tosta, spesso è necessario un solvente in tintoria.
          Ciao Sara

  41. Ciao Sara
    ho sempre usato l’acido citrico Nortembio ad uso alimentare ma ho visto che c’è anche quello ad non alimentare. Mi sta vedendo il dubbio che forsee quello non alimentare è più “adatto” per la casa (detersivo, ammorbidiente, pulizia varie…)?

    Acido Citrico speciale Alimentare:

    L’Acido Citrico NortemBio speciale Alimentare, è d’integratore alimentare nella preparazione di alcuni piatti, poiché viene utilizzato come regolatore di PH di alimenti e bevande, agente conservante e antiossidante, gelificante per marmellate, aumenta l’aroma nei prodotti di pasticceria, ecc.

    Acido citrico (non alimentare)
    L’acido citrico NortemBio è utilizzato per pulire la casa e decalcificare più apparecchi. Inoltre, il suo utilizzo può essere evidenziato per la preparazione di cosmetici e la sua applicazione in agricoltura biologica

    Grazie in anticipo per la risposta

    1. Sono la stessa cosa, ma di certo quello alimentare, per essere tale, ha dovuto passare molti controlli e quindi te lo fanno pagare sicuramente di più…compra quello che costa meno.
      Ciao Sara

  42. Ciao! Dovrei fare delle pulizie “straordinarie” di un pavimento in gres porcellanato al termine di lavori di ristrutturazione a casa. Gli operai mi hanno suggerito di acquistare l’acido tamponato (che è stato già passato da loro una prima volta, ma la casa è ancora in condizioni pietose ed evidentemente non è bastato). Mi chiedevo se al posto di un acido così inquinante, che da quello ho capito è addizionato di tensioattivi, sia possibile usare l’acido citrico. In particolare mi interessa riuscire a pulire bene le fughe dei pavimenti: lo stucco utilizzato sarebbe un color tortora, ma a fine lavori è praticamente bianco e neppure lavando col detergente classico viene via.

    Ciao e grazie!
    Silvia

    1. Puoi certamente provare con una soluzione molto concentrata di citrico, lasci agire un bel po’ e pi devi risciacquare. Oppure anche con l’acqua ossigenata. Potresti utilizzare la stessa concentrazione della candeggina delicata oppure preparartene una più concentrata (anche a 40 volumi, quella per la muffa per spiegarmi) e lasciarla un po’ agire. Però occhio che è molto irritante se la tocchi! Usa i guanti e non metterla su metalli o legno. Poi devi sempre risciacquare.
      Ciao Sara

  43. Ciao Sara, inizio scusandomi per il surclasso dei miei messaggi (forse pure doppi e tripli) ma faccio un’enorme fatica a inviare i messaggi sia dal cellulare sia da pc.
    Come ad esempio non “sembrano funzionare” i link a piè articolo, almeno a me il link non porta a nessuna pagina attiva. Immagino il problema sia mio 🙂
    Detto questo, dopo aver letto anche questo interessantissimo e -lunghissimo- 3D inclusi tutti i commenti e le relative risposte, ti volevo fare anch’io una domanda, spero semplice, ovvero se posso mescolare il tuo ammorbidente con AC con un’ammorbidente ecologico (mi pare) commerciale. Mi piace pensare alla sostenibilità all’ecologia e potendo anche al risparmio….in questo caso lo scopo è anzitutto garantirmi un seppur piccolo risparmio, allungando la vita alla mia lavatrice, rispettando il Ph e magari chissà che un giorno non possa fare anch’io il salto del fosso per il lungo e passare all’esclusivo uso del tuo solo ammorbidente (ma temo che a profumo e morbidezza non riuscirò a rinunciare facilmente).
    Credo di non aver letto nulla riguardo alla temperatura più o meno ideale per l’ammorbidente (leggevo del detersivo liquido, ad es, in cui consigliavi l’uso intorno ai 40°), ma credo che vada bene sia per i lavaggi a freddo sia per i 60°…
    Spero di leggerti presto!
    Alex

    1. Per l’ammorbidente non ci sono temperature consigliate perchè viene prelevato dalla lavatrice all’ultimo lavaggio, quindi non ha senso la temperatura.
      Però è cettamnte più consigliato quando lavi ad alte temperature con det in polvere perchè è più alcalino.
      Per quanto riguarda il fatto di mischiare l’ammorbidente tradizionale con il citrico, si lo puoi fare, ma solo al momento, quando lo nmetti nella vaschetta dedicata. Non ti venga in mente di farlo in un flacone e lasciarlo li, perchè pottebbe scassare alcuni componenti. Cmq ho già rispsto da qualche parte a queta domanda, forse su fb. Ti consiglio di verdere anche quella pagina, è pubblica e non devi essere iscritto, ma è più attiva di questo sito a volte.
      Si…mi mandi un sacco di messaggi, ma rispondo volentieri quando ho tempo ovviamnte, però tu divulgami!!!
      Grazie Sara

  44. ciao! Grazie mille per tutte le informazioni super preziose.. Non riesco però a leggere tutto lo storico e volevo chiedere come fare uno spruzzino multiuso con acido citrico.
    Grazie

    1. Ciao Chaira,
      in che senso non vedi o storico?
      Tutti gli articoli o ricette sono sempre presenti sul sito.
      Lo spruzzino mulltiuso con citrico non esiste.
      Ciao Sara

  45. Ciao,
    ho una domanda su acidi e pentole in acciaio: utilizzando acido citrico per pulirle non si rischia di immobilizzare nichel o cromo? Questi, anche se mobilizzati, con il risciacquo se ne vanno oppure, una volta che la superficie della pentola è stata “intaccata” la sia integrità è compromessa e continuerà a rilasciare metalli pesanti nei cibi che verranno cotti al suo interno? E nel caso in cui acqua salata (o anche una sostanza acida come un sugo al pomodoro) venga dimenticata all’interno di una pentola d’acciaio per molto tempo? Ad esempio per tutta la notte? Poi la pentola la dovrei buttare o lavandola il problema si risolve? Non mi è affatto Chiara questa cosa
    Chiedo aiuto per chiarirmi le idee, grazie

    1. L’acido citrico non ce la fa a corrodere e portare in soluzione nikel e cromo (e nemmeno il pomodoro), soprattutto se la pentola è di buona qulità. Quindi di solito nelle pentole di acciaio si può lascire il cibo. Ma è l’acido acetico che si utilizza per fare le prove di cessione dell’acciaio (come puoi anche leggere nell’articolo), quindi se hai cibi con aceto certo non conviene lasciarceli. La cosa migliore è sempre conservare in vetro se possibile.
      Ciao Sara

  46. Ciao Sara,

    L’acido citrico come ammorbidente può rovinare lo strato impermeabile dei pannolini lavabili? Ho letto che viene sconsigliato, ma se uso solo detersivo durante il lavaggio e dopo niente (ne ammorbidente ne acido citrico) i panni rimangono a ph elevato e quindi irritanti per la pelle?

    Grazie mille per il tuo tempo
    Chiara

    1. Ciao Chiara,
      prova a chiedere a chi lo ha scritto il perchè, cioè su che basi scientifiche si rovina lo strato dei pannolini e vedi cosa ti rispondono.
      Secondo me no…se è impermeabile sarà una plastica e se per scioglierla bastasse l’acido citrico allora avremmo risolto il problema dell’inquinamento da plastica, ci darebbero il nobel!
      Un pH elevato potrebbe depolimerizzare il nylon, ma non credo sia imprmeabilizzante e quindi presente nei pannolini. Inoltre ci vorrebbero pH elevati e anche questo non credo si verifichi in lavatrice all’ultimo risciacquo con citrico.
      Comunque, come hai scritto giustamente tu, un lavaggio finale con il citrico ti assicura di riportare il pH dei tessuti a quello simile alla pelle, e per un bambino è certamente la cosa migliore.
      Ciao Sara

  47. Ciao Sara, per l’utilizzo del citrico come disgorgatore lavandini al 20% intendi che il bicchiere va diluito in acqua? In caso quanta acqua?

    1. no, significa che butti nel lavandino un po’ di bicarbonato e poi la soluzione al 20% di citrico.
      ciao Sara

  48. Ciao Sara,
    Tutti i complimenti che ti sono stati fatti nei commenti sono anche da me condivisi. Ti ringrazio per la tua missione di migliorare il mondo.
    Da tempo uso il percarbonato di sodio puro. Ultimamente ho ordinato acido citrico anidro 100%, la Soda Solvay e acqua ossigenata 130 volumi affinché possa procedere a creare le tue ricette.
    Vorrei condividere con te i miei dubbi e chiederti se mi puoi darmi una mano.
    Ho capito la maggior parte dei tuoi consigli su come creare i prodotti, ho capito inoltre che ognuno di noi ha esigenze differenti, ma mi girano in testa ancora delle domande.
    Premetto che l’acqua della mia zona ha una durezza di 23°f.

    Numero 1:
    Per la pulizia della lavatrice è meglio l’acido citrico anidro 100% o il percarbonato di sodio puro? Oppure il citrico serve solo per la decalcificazione e il secondo solo per l’igiene?

    Numero 2:
    In lavatrice lavo quasi tutto con un detersivo liquido che non indica la dicitura ecolabel ma viene sponsorizzato con queste: prodotto in Italia, biologico, vegano, profumato con soli oli essenziali, senza derivati petrolchimici (INCI: Aqua, Potassium Cocoate, Sodium Cocoyl Sulfate, Coco Glucoside, Cocamidopropyl Betaine,Alcohol, Tetrasodium Etidronate, Lavandula Officinalis, Linalool).
    Trovi qualcosa di strano o può andare bene? Ovviamente se non va bene il detersivo che utilizzo potrebbero decadere le domande che seguono.
    Mi confermi che non vi è necessità di usare acido citrico al posto dell’ammorbidente (visto che non utilizzo detersivo in polvere) oppure con tale prodotto ne useresti comunque un pochino?
    Con le dosi di detersivo da indicate dal produttore i capi lavati escono avendo un notevole profumo quasi come se fosse stato usato un ammorbidente. Di mia iniziativa le ho ridotte. Sbaglio?
    Inoltre con i capi bianchi a 40° e 60° aggiungo sempre (nel cestello) del percarbonato di sodio puro ed è questo il caso in cui la roba ha un odore completamente diverso: sbaglio qualcosa? La dose utilizzata di percarbonato la faccio variare in base al peso del bucato e ai litri di acqua utilizzata dalla macchina (leggo sempre la tabella portata dal costruttore che mi indica in modo generico i litri di ogni programma).
    A basse temperature e con lo stesso detersivo, in taluni casi, mi converrebbe utilizzare la ricetta della candeggina delicata?

    TRE:
    Domando se è un errore utilizzare la candeggina delicata fatta in casa in combinazione con il prodotto da me prima citato e nel modo che ti descrivo. Inserisco il detersivo liquido nel rispettivo cassetto della lavatrice, la faccio partire e quando l’acqua sta per salire grazie alla funzione start&stop, apro l’oblò, sollevo i panni e verso i cl di candeggina direttamente nel cestello in basso. Ritieni che detersivo e candeggina entrino in contatto troppo presto? Inserendo un dosatore con la candeggina, all’interno del cestello, è più o meno la stessa cosa?

    Domando umilmente scusa per la lunghezza ma piuttosto che fare diversi commenti ho unito tutto in uno.
    Ti ringrazio anticipatamente.

    1. Ciao Stefano, grazie dei complimenti.
      Tante domande…cerco di rispondere a tutte.
      1) il citrico serve per decalcifiare la lavatrice, il percarbonato per igienizzarla. Sono due molecole diverse e fanno due cose diverese. Nel Glossary trovi come fare alla voce manutenzione lavatrice e lavastoviglie.
      2) il detersivo liquido ha sicuramente inci verde ( a parte il tetrasodium editronate che è scarsamente biodegradabile), ma a lavare non lo so. Mancano gli enzimi per esempio e cmq non so in che concentarzioni sono i tensioattivi ( e cmq non sono un formulatore, non saprei aiutarti, prova a cercare pareri su questo detersivo sul forum di Zago, magari se ne è già parlato http://www.ecobiocontrol.bio) Inoltre vedi le dosi: di solito per gli ecolabel bastano 40-50ml per ogni lavaggio in acqua media e sporco medio. Se n serve molto di più forse lava poco.
      Fai bene a usare il percarbonato ad alte temperature e la candeggina delicata alle basse. E fai bene anche a ridurre la dose: il formulatore non può sapere il tuo sporco, fa una media.
      3)va bene quello che fai, devono entrare in contetto nei panni. Io metto più dosatori per praticità o la metto direttamente quando scorre l’acqua che preleva il detersivo.
      Ciao Sara

      1. Grazie Sara,
        Gentilissima e tutto molto chiaro.
        Non ho ancora ordinato il detersivo e a questo punto mi impegnerò per trovarne uno Ecolabel. Non ho mai guardato il sito di Zago (so chi è per commenti nel tuo sito) per il semplice motivo che nel tuo ho trovato ciò che mi serviva in modo semplice e chiaro.
        Grazie e ricorda che io e la mia compagna siamo due dei tuoi tanti “devoti” discepoli 🙂
        Un grande abbraccio

        1. Grazie a te Stefano…
          Zago è un pozzo di scienza ma anche enorme! Per questo con mammachimica ho cercato di fare un po’ di ordine. ma è impossibile, perchè gli argomenti sono tantissimi ed ogni giorno, sul forum di Zago, imparo tantissimo.
          Cmq, un ottimo detersivo liquido, è anche anche quello della conad della linea econatura (è lo stesso di una marca famosa ed ecologica ma costa un po’ meno, perchè appunto senza marca indicata).
          Ciao e a presto.
          Sara

          1. Ciao Sara,
            Naturalmente ho seguito il tuo consiglio e sono andato al Conad ed ho trovato la linea Verso Natura Eco.
            Il primo presenta la scritta “Lavatrice”. Composizione: Inf 5%: Sapone. Tra 5-15%: Tensioattivi anionici. Tensioattivi non ionici. Altri componenti: Conservanti (Phenoxyethanol). Profumo, Enzimi.
            L’altro presenta invece la scritta “Lana e Delicati”. Composizione: Inf 5%: Sapone. Tra 5-15%: Tensioattivi anionici. Tensioattivi non ionici. Altri componenti: Conservanti (Phenoxyethanol). Profumo.
            Ha senso prenderli entrambi?
            Come puoi leggere il secondo non ha gli enzimi (come quello che usavo in precedenza e che stranamente presentava la dicitura Lana e Delicati): è un problema l’assenza degli enzimi oppure per lana e delicati è davvero meglio non averli?
            Informandomi sul tuo sito ho scoperto che a 30°C gli enzimi funzionano molto bene ma si disattivano oltre i 40°C e non funzionano più: se vado a 40°C e più rischio di pregiudicare anche tutto il resto del detersivo oppure solo gli enzimi?
            Con le alte temperature posso supplire al mancato funzionamento degli enzimi con percarbonato sbiancate o candeggina delicata? Oppure l’assenza degli stessi enzimi è ineguagliabile?
            Ho letto il consiglio dei 20 minuti a 30°C per poi passare a temperature superiori ma purtroppo anche nella mia lavatrice (come in quella di altri tuoi lettori) se cambio programma effettua lo scarico. Hai una dritta differente?
            Ho pensato che potrei passare a lavare tutto a 30°C con candeggina delicata (intimo, magliette, jeans, pantaloni, tute, camicie, roba bimbo, ecc.) tranne lenzuola e asciugamani che li farei comunque a 60°C: fattibile o follia pura?
            Ciao e sempre grazie di tutto, Stefano.

            1. Ciao Stefano,
              il detersivo specifico per lana e delicati è più delicato appunto, contiene tensioattivi diversi. E non so se all’interno ci sono anche sostanze che la condizionino (quello scritto in etichetta non è la composizione chimca totale e reale, quella si trova solo sul sito web).
              Fabrizio dice sempre che in assenza di detersivo specifico va bene un po’ di shampoo o un po’ di detersivo piatti.
              Non so dirti se vale la pena acqustarlo..dipende anche da quante cose in lana vera hai…
              Gli enzimi contribuiscono a lavare di più certamente. Sopra i 40° pregiudichi solo gli enzimi e non certo il detersivo. Se non puoi cambiare il programma l’unica cosa che mi viene in mente è far caricare un po’di acqua e mettere pausa la lavatrice (come se dovessi aggiungerci qualcosa). Forse ancora non è riuscita a scaldarla tutta e qualche enzima rimane.
              I detersivi che faccio io nel fai da te non hanno enzimi ma sono cmq efficaci (perchè come giustamente dici tu gioco sul percarbonato, il det piatti, la solvay, ecc).
              Nei detesivi commerciali la presenza di enzimi gli permette di avere grande efficienza con bassi dosaggi, quindi indicano una buona formulazione del det stesso.
              Io cmq faccio praticamente come te: a freddo o 30 gradi quello che hai scritto e con candeggina delicata ma solo se ho necessità di igienizzare (panni stipati da tempo nella biancheria sporca, infezioni in corso, ecc.) e 60 gradi lenzuola, asciugamani, tovaglioli e tovaglie, quindi siamo pazzi in due!
              Scherzo..secondo me è una procedura logica.
              Stai leggendo le varie puntate dell’intervista che mi ha fatto il sito dress code? vedrai che scrivo bene il perchè di lavare così.
              spero di aver risposto a tutto!
              Ciao Sara

  49. Ciao e complimenti per i tuoi consigli utilissimi. Non conoscevo l’acido citrico ma penso che da adesso non ne potrò più fare a meno.
    Di recente ho comprato online la marca Nortembio.
    Sul loro sito consigliano queste dosi per ammorbidente:
    Mescolate 500 ml d’acqua del rubinetto e 1 cucchiaio (20 g) d’Acido Citrico NortemBio.
    Utilizzeremo circa 50 ml del prodotto ottenuto per ogni lavatrice, versando l’ammorbidente fatto in casa nella vaschetta corrispondente.
    Fino ad adesso ho sempre messo un cucchiaio ad ogni lavaggio.
    Tu cosa mi consigli?

    1. Ciao e grazie dei complimenti,
      sono contenta che tu abbia scoperto il citrico!
      La dose consigliata dal produttore è davvero bassina… ma ovviamente dipende dalla durezza della tua acqua. Io consiglio il 15-20% per acque medio-dure, ma ovviamente si può scendere per acque dolci.
      Non so la tua acqua, ma cmq un cucchiaio direttamente nella vaschetta va bene per acque medio dure.
      ciao Sara

  50. Ciao! intanto complimenti per il sito e grazie per tutte le informazioni utilissime!
    Sono anche io alle prime armi e mi sto avvicinando solo ultimamente al discorso ambiente/fai da te.
    Ho una domanda a proposito del balsamo: per dare profumo posso aggiungere oli essenziali al liquido? E’ meglio conservarlo nel vetro oppure va bene qualsiasi altro materiale?
    Grazie!!

    1. Grazie dei complimenti, ma gli oli essenziali sono appunto oli…non si mescolano con le soluzioni acquose, quindi non puoi profumare così. Comunque ci sono molti commenti su questo e anche un post dedicato sulle pillole di chimica.
      Puoi conservare la soluzione di acido citrico in qualsiasi materiale.
      Ciao Sara

  51. ciao, è possibile aggiungere all’acido citrico usato come ammorbidente (quindi in polvere messo direttamente nella vaschetta dell’ammorbidente della lavatrice con un pochino di acqua) un po’ di profumo per bucato? Io utilizzo quello liquido del DM.
    grazie!

  52. ottime e chiare informazioni su citrico e dintorni; sull’utilizzo come “sgorgatore” nei lavandini assieme al bicarbonato ho capito ma sui può utilizzare nello stesso modo nei sifoni e scarichi del vater??
    grazie e saluti
    paolo

    1. si..ma non so se ha la forza di sbloccarli…è solo un meccanismo fisico, non chimico e potente come i disgorgatori in commercio, è molto più soft e meno inquinante.
      Ma puoi provare…
      Ciao Sara

  53. Cara Sara,

    posso usare come solvente l’ acqua del rubinetto? anche per diluire l’ acqua ossigenata a 130 vol? grazie per la cortesia, marco

    1. si…se fosse dolce è ancora meglio. Se hai il deumidificatore o l’asciugatrice o raccogli l’acqua piovana, va bene pure quella!
      ciao Sara

  54. Complimenti per il tuo articolo un concentrato di utili notizie che in parte già conoscevo ed usavo in altre no, porto ad un ulteriore domanda per un elettrodomestico sempre più in uso: la macchina del caffè elettrica – per questo elettrodomestico la pulizia periodica del calcare e praticamente obbligatoria, in giro ho visto varie ricette ma non ho ancora capito la dose giusta di soluzione da usare in un litro di acqua (Altroconsumo consigliava 10 gr x litro, altri addirittura 200 gr), qual’è il tuo consiglio?
    Grazie

    1. Le bustine che solitamente si comprano per pulire la macchia del caffè incialde o capsule, sono 30grammi di acido citrico da sciogliere in 1litro di acqua…quindi io uso questa percentuale di citrico (3%).
      Ciao Sara

  55. Ciao!! e complimenti davvero x il grande lavoro utile che viene fatto!!!
    Volevo fare una domanda..
    Ero in procinto di fare il tonico con acido citrico monoidrato..
    La domanda è quanto durerà?? Devo aggiungere un conservante??(ho il cosgar )
    Tenendo conto che non lo userei tutti i giorni…
    Grazie infinite

    1. Non sono esperta di cosmetici e non posso darti indicazioni sui conservanti.
      Il tonico com citrico è una soluzione acida e questo garantisce un minimo di conservazione. Io ne preparei poco per volta da esaurire presto, in una settimana.
      Ciao Sara

  56. Buon giorno Mammachimica, rinnovo i complimenti per il sito che è diventato un punto di riferimento per me e i miei amici.
    Ho riletto i commenti ma non mi pare di aver letto una risposta alla seguente domanda (spero di non sovrappormi ad altri utenti!):
    E’ possibile eseguire nello stesso lavaggio il trattamento di manutenzione della lavatrice con acido citrico (per il calcare) e acqua ossigenata (per gli odori)?
    Grazie in anticipo per la tua cortese attenzione, ancora complimenti (e grazie!) per la tua opera di divulgazione scientifica!

    1. no…il citrico inibirebbe l’aossigenata (infatti si usa per stabilizzarla) io lo farei in momenti separati.
      Ciao e grazie dei complimenti!

  57. Cara Sara, ho molte ricette in cui è presente l’aceto come ingrediente. Volendo sostituirlo con il più ecologico acido citrico anidro, in che percentuali devo scioglierlo in acqua ?
    ad esempio se volessi sostituire 10 grammi di aceto, con 10 grammi di soluzione di acido citrico, quanti grammi di citrico anidro devo usare? grazie e ancora complimenti per il tuo lavoro.

    1. Non ho modo di fare i cacoli ora, ti consiglio le ricette che indico nel fai da te. Oppure considerare che nell’aceto di acido acetico c’è nè solo il 5-6%, ma appunto, poi c’è acqua ed altre componenti. Non è così semplice.
      Ciao Sara

  58. Ciao Mammachimica, stasera ho fatto il risciacquo con acido citrico e…un pizzicore e bruciore in tutto il corpo!! È normale ?? L’ho sciacquato via immediatamente

    1. hai messo le dosi giuste? alle dosi giuste non pizzica. Hai fatto bene a risciacquare. Comunque tranquilla, è come se ti fossi spruzzata un po’ di succo di limone…

  59. Ciao mamma chimica, ho un dubbio circa la quantità di soluzione da mettere nella vaschetta al posto dell’ammorbidente. Grazie

    1. quella che entra nella vaschetta…attenta che se hai le vaschette on il troppo pieno, se ne metti troppo esce fuori subito e non aspetta il prelievo al momento giusto…
      Ciao Sara

  60. Scusa mamna chimica, sono alle prime armi e ho appena acquistato dell’acido citrico…se facessi una soluzione 150 g di citrico e 1 l di acqua e lo svuotassi sul fondo della lavastoviglie, facenfo un lavaggio a vuoto ad alte temperature, pitrebbe funzionare come curalavastoviglie o potrebbe danneggiare l’elettrodomestico?

    1. Non servirebbe a nulla perchè la lavostoviglie fà prima un risciacquo e così tutto quello che è sul fondo lo perderesti…per fare la manutenzione della lavastoviglie devi mettere la polvere di citrico nel posto del detersivo e poi fare il lavaggio a vuoto.
      Ciao Sara

  61. Ciao, Sara
    Volevo chiederti un consiglio: ho un contenitore di vino in plastica che ha delle incrostazioni sempre di vino. L’acido citrico può essere utile per farle venir via? Oppure è meglio usare qualcos’altro?
    Grazie

    1. Credo che serva qualcos’altro, cmq prova prima con il citrico. Se non si puliscono, prova a mettere un po’ di candeggina delicata all’interno della bottiglia e aggiungerci poca soda solvay o lo sgrassatore cenerino (cenere e tensioattivo). Poca che farai un bel blob! è l’ossigeno attivo che disinfetta e sbianca. Lascia agire e poi sciacqua.
      Ciao Sara

  62. Ciao! Davvero complementi per il tuo blog, la definirei una missione per l’umani! 🙂
    Volevo chiederti, io utilizzo tanto le fasce portabebè per portare la mia bimba. Sono semplicemente tessuti con una trama particolare che possono essere i più svariati, dal cotone, al lino, alla lana, fino ai più delicati come la seta. Sui vari gruppi di mamme portatrici si consiglia di NON usare l’acido citrico sulle fasce. Io lo uso per la biancheria normale, ma non per le fasce….ma sinceramente mi sono sempre chiesta il perché!! Per la scienza, per pura curiosità, potrebbe esistere qualche ragione per cui non utilizzarlo?? Che renda il tessuto più “scivoloso” e meno grippante (che per le fasce è un requisito importante)?
    Grazie mille!!

    1. Ciao e grazie dei complimenti.
      “Chimicamente” l’acidità del citrico non dà problemi ai tessuti citati, nemmeno alla seta.
      In realtà nemmeno “meccanicamente” potrebbe pregiudicare la tenuta, perchè il citrico ci serve per neutralizzare l’alcalinità dei capi, riportarli al pH vicino alla pelle. Quando lo usiamo come ammorbidente serve a questo, non ammorbidesce le fibre in realtà, ma certamente toglie eventuali residui di detersivo o dovuti all’acqua dura, che rendono il tessuto più ruvido. Ma in questo caso, cioè con le fasce, forse la ruvidità serve…
      Dobbiamo anche considerare che certamente la seta verrà lavata con un det liquido e neutro e quindi in effetti non occorrerebbe nemmeno un risciacquo con citrico.
      Mi dispiace ma non so darti altre info, personalmante avevo comprato la fascia per il mio primo figlio, ma non mi ci sono mai trovata bene.
      Ciao Sara

  63. Ciao mammachimica 🙂
    ho bisogno di un tuo consiglio: cercando nei supermercati l’ acido citrico mi sono imbattuta in un prodotto venduto in bustine nel reparto anticalcare che non accetto mai visto ed è composto da solo ACIDO MALICO. Sostiene essere più efficace del cugino citrico però non so a livello di inquinamento se può essere davvero biologico o meno.
    Attendo la tua opinione.
    Grazie.
    Chiara

    1. Ciao Chiara,
      Ho verificato sulla lista della biodegradabita’ postata anni fa da Fabrizio Zago. L’acido malico ha un impatto rispetto gli organismi acquatici superiore al citrico, ma inferiore all’acetico. Però non so se è più performante o più corrosivo. Lo chiedo a Zago e poi metterò la risposta qui.
      Ciao Sara

      1. Ciao Chiara,
        Fabrizio Zago mi ha risposto, puoi vedere il post su ecobiocontrol. Comunque conferma l’impatto dell’acido malico superiore al citrico, tra l’altro è di derivazione sintetica, nonostante sia l’acido della frutta.
        Anche la corrosione rispetto agli acciai è maggiore del citrico e paragonabile al corrosività dell’aceto. Quindi, secondo i dati scientifici il citrico rimane comunque sempre il migliore.
        cioa Sara

  64. Ciao, ho scoperto da poco il tuo sito e la pagina fb e mi ci sto appassionando parecchio! Davvero complimenti! A proposito dell’ac come ammorbidente ti volevo chiedere se può essere utilizzato su tutti i tessuti o meno. Uso i pannolini lavabili per mia figlia e molti sono in bambù/soia su cui leggevo in rete, non amdrebbero utilizzate soluzioni acide. È una cavolata? Grazie mille!

    1. Ciao e grazie dei complimenti.
      Puoi usare il citrico su tutti i tessuti. Sul web ci sono molte bufale.
      Ho scritto un post sui pannolini lavabili sia qui che su fb.
      Sul bambù occhio agli enzimi cellulase.
      Buona lettura.
      Ciao Sara

  65. Ciao mammachimica!
    Ennesimo quesito: posso usare l’acido citrico per decalcificare la mia macchina del caffè (di quelle con serbatoio d’acqua e a capsule).. e se si, come?

    1. Si certo. Puoi fare una soluzione al 3%, cioè 30 grammi di acido citrico e 970g di acqua e poi segui le istruzioni per la decalcificazione della tua macchina.
      Ciao Sara

      1. Grazie!
        Solitamente usavo una bustina da sogliere nel servatoio, e serviva un solo serbatoio d’acqua più uno di risciacquo.. secondo te, di soluzione col citrico basta mezzo litro (un serbatoio) o devo farne un litro intero?

        1. Le bustine che compri sono infatti acido citrico dosato per essere al 3%.
          Se ti serve mezzo litro dimezza il dosaggio che ti ho dato.
          Ciao Sara

  66. Ciao, innanzitutto complimenti per le spiegazioni scientifiche preziosissime, oramai consulto le tue pagine prima di acquistare qualsiasi prodotto per la casa o la cura della persona, ho trovato presso NaturaSì l’acido citrico, ma al di là del prezzo (un po’ caro) la composizione recita: Reg.CEE 648/2004, superiore al 30%: acido citrico.
    Vuol dire che è semplicemente concentrato al 30%?
    Grazie infinite per il tempo che ci dedichi.

    1. Vuol dire che non è acido citrico puro…dovresti vedere nel loro sito web la composizione completa. SE è pure caro ti conviene cercare altrove secondo me. Oltre al web ormai lo vendono anche ai supermercati (elite per esempio).
      Ciao Sara

  67. Ciao Mammachimica! Complimenti per il tuo sito, è strautilissimo! Volevo chiederti una cosa sull’utilizzo in lavastoviglie come brillantante. La mia lavastoviglie non ha il cassetto per il brillantante ma un serbatoio. Secondo te posso riempirlo tranquillamente te con la soluzione di acido citrico oppure potrebbero crearsi depositi alla lunga?

    1. Ciao e grazie dei complimenti.
      Ma credo che tutte hanno un piccolo serbatoio…cmq se è un serbatoio in plastica e non in metallo puoi tranquillamente mettere la soluzione di citrico.
      Ciao Sara

  68. Ciao e complimenti per il tuo blog! !Volevo chiederti cosa potevo usare sulla testa di mio figlio che ha 7 anni…La sua testa ,credo per problemi di dermatite,puzza molto amche dopo lavata.stessa cosa sul corpo, appena suda emana un cattivo odore..Mi chiedevo se questa soluzione poteva andare bene sul corpo e sulla testa di un bambino di 7 anni.il bicarbonato lo uso io ed è fantastico come deodorante…ma sulla testa non credo sia il massimo.Grazie Francesca

    1. Ciao Francesca e grazie dei complimenti.
      Però io sono un chimico e non un medico…meglio chiedere ad un dermatologo per questi problemi.
      Posso però certamente dirti che il bicarbonato sui capelli io non lo metterei, perchè chimicamente non è adatto dato che leggermente alcalino, mentre per non far aprire e rovinre il capello è meglio un prodotto acidulo. Inoltre forse la testa del bambino puzza perchè usando detergenti troppo aggressivi, questi sgrassano troppo la cute che si difende producendo più sebo, idem sul corpo.
      Un metodo soft per lavare i capelli è usare il detergente intimo, a molte persone con pruriti e dermatiti questo porta sollievo perchè il det intimo contiene per sua natura i tensioattivi meno aggressivi in circolazione. Altrimenti provare con la farina di ceci, altro metodo poco aggressivo perchè non “lava” ma pulisce. Trovi il post sulle pillole di mammachimica (a breve farò un post anche su facebook).
      Ciao Sara

  69. Ciao Sara,
    di solito metto le fragole in una soluzione di acqua e aceto per farle durare di più. Posso sostituire l’aceto con l’acido citrico? Ha le stesse proprietà antimuffa?

    1. Ciao Raffaele,
      non sono esperta di fragole…però se avevi bisogno di una sostanza acida cme l’aceto, allora si, l’acido citrico va bene.
      Forse dovesti vedere il blog di Bressanini (nei link) professore di chimica ed esperto di alimenti.
      Ciao Sara

  70. Ciao Mamma Amica, ho sempre usato aceto al posto dell’ammorbidente su insegnamento di mia mamma ma da alcuni mesi mi sono avvicinata all’acido citrico. Tutti sostengono che sia inodore ma io invece non tollero l’odore che lascia soprattutto sugli asciugamani… possibile che lo sento solo io!!! In più utilizzo dell’acido c. anidro ma essendo una polvere sottile se lo uso così nella vaschetta ammorbidente si incrosta tutto.

    1. Ciao Stefylv,
      non sei la sola a dire che senti l’odore…se scorri i commenti vedrai che succede anche ad altre utenti. Ma è davvero molto strano! Quando mi capita di fare corsi ecobio e preparo al momento la soluzione di citrico, passo tra le persone a farlo annusare e far verificare che NON ha odore.
      Quando prepari la soluzione la metti in un flacone che non ha odore di precedenti detersivi? Io uso le vecchie bottiglie di ossigenata, anch’essa inodore, altrimenti si porta dietro il profumo.
      Ma sei anche sicura che sia acido citrico e basta? perchè alcuni rivenditori mettono anche delle essenze all’interno (e non si capisce a cosa servano).
      Per la vaschetta che si incrosta: l’ho scritto che se lo metti la polvere direttamente nella vaschetta di ammorbidente devi aggiungerci cmq un po’ di acqua per farlo sciogliere altrimenti si incrosta….
      ciao
      Sara

      1. Grazie. Dovrebbe essere puro acido citrico anidro io compro quello NortemBio in internet e poi uso i flaconi dell’acqua demineralizzata … comuque mi succede anche quando faccio la soluzione al momento nel lavatoio x un trattamento extra agli asciugamani.

        1. PS: visto che spesso la vaschetta dell’ammorbidente rimane intatta a fine lavaggio (anche se uso aceto) ultimamente faccio finire lavaggio senza centrifuga, metto acido citrico nella vaschetta detersivo e faccio ripartire … cosi va meglio.

  71. Ciao, che bella scoperta questo blog!
    Uso da un po’ di tempo l’acido citrico in diluizione ma mi chiedevo :si può usare direttamente in polvere? Ad es nel cassettino dell’ammorbidente? z

  72. Gentilissima Sara, per quanto tempo e come si conserva la soluzione di acqua e acido citrico? E quanta se ne usa ad ogni lavaggio?
    Grazie e complimenti per il tuo lavoro e la tua pazienza.

    1. Ciao, per la conservazione puoi avere info dettagliate nel fai da te, allo scioglicalcare, ammorbidente, brillantante.
      Per le dosi anche, trovi tutto nell’articolo e nel fai da te.
      Ciao Sara

  73. Cara Mamma Chimica,
    vorrei chiederti un parere, sto rifacendo casa e il muratore mi ha socnsigliato di utilizzare acido citrico con i nuovi sanitari ( che sono in ceramica) sostiene che l’acido citrico li rovini, secondo te? Vorrei chiederti anche se con l’acido citrico si possono pulire le pareti in cemento resina. grazie mille e come sempre complimenti pe ril tuo blog che è utilissimo!!!

    1. Ciao Vale,
      su che nozioni chimiche si basa il consiglio del muratore?
      La chimica non è un opinione fortunatamente!
      Se i sanitari sono in ceramica il citrico non li rovina (come credo quasi nulla…Se fossero in marmo o pietra vera certamnte si!).
      Per quanto riguarda la resina, dipende dalla resina. Ma se ci hai fatto le pareti del bagno credo che sia una resina resistente agli agenti chimici.
      Però, la mia onestà intellettuale mi impedisce di dare consigli su cose che non conosco, quindi il mio consiglio è farti dare dalla ditta che la vende o la posa, tutte le inzicazioni su come pulirla e che prodotti usare. Ma cose scritte, non commenti…
      Ovviamente puoi richedere la scheda anche dei sanitari!
      Ciao
      Sara

      1. Grazie Sara, con tutto il rispetto per il muratore ma immaginavo fosse una “fregnaccia” XD, ma essendo tutto nuovo non ho voluto rischiare e ho chiesto a te!

  74. Ciao, vedo che l’acido citrico si può usare come balsamo, ma a questa diluzione può essere pericoloso nel caso vada negli occhi? Sai, uno sta attento, ma l’acqua va dove trova spazio e può andare nell’occhio anche se per poco. Tu cosa ne pensi?

    1. Tranquilla, la diluizione è inferiore all’1%.
      Se va negli occhi potrai sentire un pizzicorino (come se quando sbucci un’araanci e ti va un po’ di succo accidentalemte) ma ti assicuro che non succede proprio nulla…
      Ciao
      Sara

  75. ciao Sara, per motivi di spazio non posso usare le vaschette della lavatrice, quindi devo mettere il detersivo direttamente nel cestello. Uso le pastiglie di Dash e simili. Vorrei usare l’acido citrico come ammorbidente ma non so come dosarlo nel cestello. Pensi che si possano usare le palline dosatrici in cui mettere sapone liquido e acido citrico e se si in che quantità? ho visto su Amazon che ci sono confezioni da 2 kg per 15 euro….come devo usarle? Grazie per quanto mi suggerirai e co,plimenti per i sito…chiaro e preciso.

    1. Ciao Roberto e grazie dei complimenti.
      Non puoi però mettere il citrico nel cestello con il detersivo. Se li metti assieme rischi di decomporre il detersivo e sporcare i panni anzichè pulirli.
      Il citrico ha appunto la funziona di ammorbidente quindi lo devi mettere nella vaschetta apposita, perchè deve essere preso solo all’ultimo risciacquo.
      Non ho capito perchè non puoi usare le vaschette della lavatrice…
      Comunque, un buon prezzo per il citrico anidro è circa 3 euro al kg, su ebay lo trovi…è europeo, anidro e alimentare.
      Fai bene ad usare il citrico come ammorbidente e, se hai letto l’articolo, è anche ottimo per eliminare il brillantante, il balsamo, lo scioglicalcare, e molti altri detergenti (trovi tutte le ricette nel fai da te). Magari forse presto potrai anche sostituire il dash…che di eco non ha proprio nulla…
      Ciao
      Sara

      1. grazie Sara, molto gentile. La lavatrice è incassata sotto il piano di lavoro della cucina e non riesco ad accedere alle vaschette per cui uso le pastiglie sia per l’anticalcare sia per il detersivo. Il problema è, appunto, l’ammorbidente. Sarò costretto ad usare un altro tipo di ammorbidente ma non so ancora quale.

        1. Ho capito. Però il problema lo avresti con qualsiasi altro ammaorbidente, perchè tutti devono essere prelevati dalla vaschetta all’ultimo risciacquo (funzionano solo in questo modo e cmq, come ti dicevo, assieme al detersivo lo decomporrebbero e nn avresti più nemmeno l’ammorbidente)
          L’unica soluzine è che tu apra l’oblo’ prima dell’ultimo risciacquo e ci metti una pallina con l’ammorbidente.
          Ciao
          Sara

    2. Buonasera, mi associo ai tanti complimenti: seguo questo blog da un paio d’anni e ho trovato un sacco di informazioni interessanti e utili che a mia volta condivido girando i link a amici e parenti che ne avessero bisogno.
      A proposito di acido citrico, lo uso con gran soddisfazione da tempo e ne faccio scorta continua. Oggi però – sorpresa! – mi sono accorto che l’ultimo sacco (5 kg, ahimè!) appena acquistato contiene acido monoidrato invece che il solito anidro: cosa cambia nell’uso? Io in genere lo uso diluito al 20% come anticalcare e ammorbidente mettendone 200 g in 800 ml di acqua, con il monoidrato devo modificare le dosi?
      Grazie in anticipo per la cortese risposta

      1. ciao e grazie del bel messaggio, mi fa davvero piacere che apprezzi Mamammachimica e la condividi!
        Come puoi leggere nell’articolo la differenza è davvero minima, per i nostri scopi non cambia molto. Se vuoi puoi aumentare la dose del 10% ma ripeto non è importante, funzionerà uguale.
        Vi dico di stare attenti alla differenza per decidere se il prezzo è onesto, se vi fanno pagare il monoidrato più dell’anidro non va bene!
        Ciao Sara

  76. Ho visto l’acido citrico all’Ipercoop di Novate (MI), nel reparto detersivi, ma costa una cifra. Quasi 4 € per 200 grammi! Mi affido ad Amazon.

  77. Complimenti e grazie davvero per tutte queste informazioni, sto usando da poco l\’acido citrico perchè su sorgentenatura ho letto che l\’ammorbidente con acido citrico è un\’ottima alternativa a quelli industriali. All\’inizio usavo l\’aceto, ma non ricordo chi mi ha detto che può danneggiare la lavatrice, è vero? Volevo farti una domanda per quanto riguarda il balsamo, purtroppo ho i capelli abbastanza rovinati dalle tinte (errori di gioventù) secondo la ricetta che hai indicato per il balsamo potrebbe aiutare a ravvivare un po\’ i miei capelli? Grazie mille

    1. Ciao e grazie dei complimenti.
      Per quanto riguarda l’aceto, se leggi l’articolo sull’acido citrico e sulle cose da non fare, troverai la spiegazione scientifica del perché usare l’aceto per le pulizie o ammorbidente non sia una buona idea.
      Per i tuoi capelli puoi provare…ma certo non potrà fare miracoli, il citrico districa per la sua acidità ma non ha altre sostanze addolcenti dei balsami tradizionali.
      Ciao
      Sara

  78. Ciao Mammachimica,

    devo disincrostare lo scambiatore di calore della caldaia pompando all\\\’interno della stessa alcuni litri (credo dai 4 ai 6 litri per via del percorso dei rubinetti entrata/uscita) di soluzione di AC al 20% almeno e fare un ricircolo per diverse ore scaldando di tanto in tanto la soluzione di AC portandola a circa 50-60C°.

    Come posso sapere quando la mia soluzione di AC avrà esaurito il suo potere sciogli calcare in modo da eventualmente sostituirla?

    Sono di Roma in una zona con acqua molto dura. Per preparare la suddetta soluzione è preferibile usare acqua distillata o (se la differenza è minima) considerato lo scopo va bene anche l\\\’acqua del rubinetto?

    Io ritengo che una soluzione al 20% dovrebbe bastare senza creare danni alle tubature e caldaia. Tu cosa ne pensi?

    Ti ringrazio tanto ed un caro saluto

    Stefano

    1. Non sono esperta di caldaie e non ho idea di quanto sia il tempo idoneo, mi dispiace. Certamente se usi acqua distillata la soluzione sarà più efficace.
      Ciao Sara

  79. Ciao mammachimica, prima di tutto complimenti per il lavoro che svolgi!
    Ieri ho usato per la prima volta l’AC per pulire il bagno, è venuto benissimo ho tolto macchine che con nessun prodotto ero riuscita a togliere! Stamattina però in alcuni punti si è formato un alone bianco? Perché? Anche dentro il water. Ho sciolto 150g di AC in 1l di acqua e ho aggiunto un cucchiaio circa di sapone piatti. Non ho usato per ora acqua distillata perché non ne avevo, secondo te dipende da questo, o semplicemente non ho risciacquato bene, oppure ho usato troppo prodotto?
    Colgo l’ occasione per farti un’altra domanda: posso aggiungere alla tua ricetta dello smacchiatore igienizzante anche l’alcol per aggiungere anche un effetto sgrassatore? Grazie mille!

    1. Ciao e grazie per i complimenti.
      Probabilmente non hai sciaquato bene, oppure c’era ancora del calcare.
      Non è una buona idea usare l’alcool per sgrassare, i sui vapori non sono certo salutari. Ti conviene usare lo sgrassatore se hai necessità.
      Ciao Sara

  80. Ciao Il brillantante ha anche la funzione di asciugatura delle stoviglie,spero ce l\’abbia anche l\’acido citrico!

    1. Beh purtroppo non come il brillantante tradizionale, che contiene tensioattivi cationici atti allo scopo.
      Ciao Sara

  81. Cara Mammachimica, premettendo di non farne mai uso in quanto so che sono fortemente inquinanti, potresti spiegarmi la differenza fra acido muriatico ed acido tamponato nella detergenza? Grazie.

    1. Ciao, l’acido muriatico è acido cloridrico al 12% e lo trovi in tutti i supermercati (pericolosissimo se mischiato con la candeggina tradizionale).
      Il tamponato è una miscela di acido e tensioattivo, usato in edilizia dopo i lavori su pavimenti. Di solito è acido sulfammico. Si degrada nel tempo ma è comunque 1000 volte più inquinante del citrico.
      Ciao
      Sara

  82. Grazie di tutte le risposte utili. Ho un\’altra domanda sulla caffettiera, intesa come moka di alluminio: se è molto incrostata posso lasciare l\’acido citrico un\’intera notte disciolto nel serbatoio con acqua demineralizzata? A che concentrazione? Ho letto in altri siti che gli acidi potrebbero corrodere i metalli facendo portare in superficie nichel e altre sostanze tossiche… ma poi non c\’erano dati più precisi… di tutti questo mi sembra il sito più serio… Grazie!

    1. Ma di solito la moka è di acciaio…
      Se sei certa che è di alluminio allora devi andarci cauta con gli acidi, anche con il citrico (in teoria nelle pentole di alluminio non è bene cucinarci il sugo per esempio…).
      Se è di alluminio fai una soluzione blanda di citrico, al 3%, passala e poi risciacqua.
      Comunque l’aceto è molto più corrosivo, ci fanno le prove per la corrosione degli acciai.
      Ciao
      Sara

  83. Ciao mammachimica, ti volevo chiedere se l’acido citrico è anche disinfettante e sterilizzante. Grazie

  84. Ti voglio ringraziare per i consigli preziosi, che mi hanno reso felice. L’acido citrico è stata una vera e propria rivoluzione.
    In commercio, oltre a quello in polvere, si trova l’acido citrico liquido concentrato. Valgono le stesse percentuali utilizzate per il prodotto in polvere?
    Ti ringrazio per l’attenzione.
    Luigi

    1. Ciao Luigi,
      mi fa piacere che ti trovi bene con il citrico.
      Non ho mai visto in commercio il citrico già in soluzione, per sapere che diluizioni fare devo sapere a che concentrazione è già diluito.
      Ciao Sara

        1. Ciao Luigi,
          Ho visto i sito, la soluzione di citrico è al 50%, di solito come scioglicalcare o ammorbidente si usa al 20%, quindi devi diluirla almeno 1:1.
          Non ho visto i prezzi, vedi se ti conviene acquistarla cosi (dove in pratica per la metà è acqua) o in polvere.
          Ciao
          Sara

          1. Gentilissima Sara, perdona se solo adesso rispondo per ringraziarti.
            In effetti, se si considera che 5 litri costano circa 14 euro e 5 chili 24, la scelta è quasi obbligata.
            Ancora grazie.
            Luigi

  85. Ciao mammachimica, ultimamente mi é capitato di leggere più volte l’utilizzo del bicarbonato e aceto per disgorgare o scrostare. A parte l’utilizzo dell’aceto che io sostituisco con l’acido citrico…in queste ricette mescolano il bicarbonato con del sale, lasciano riposare, poi aggiungono l’aceto (acido citrico).
    La domanda é…il sale serve? qual’é la sua funzione? ne ha una?
    Grazie!

    1. No, il sale non ha nessuna funzione…lasciare riposare le due polveri poi, mi sembra proprio una procedura per fare scena!
      Fai bene a sostituire l’aceto con il citrico, brava!
      Comunque, una blanda azione disgorgante del lavandino c’è per via della forte effervescenza, ma se devi scrostare il calcare usa solo il citrico perché se lo mischi con il bicarbonato annulli il suo potere scioglicalcare.
      Ciao Sara

  86. Buonasera,
    innanzitutto grazie infinite per lo splendido blog: finalmente mi hai aiutato a capire meglio tutta una serie di consigli fumosi – o vere e proprie bufale – che circolano online.
    Ti scrivo perché vorrei sapere se si può usare l’acido citrico per pulire il forno, al posto del classico aceto, o se non sia meglio una sostanza più sgrassante (tipo Soda Solvay).
    Grazie in anticipo!
    S.

    1. Ciao Sara, mi fa sempre piacere quando si evidenzia la scientificità del mio sito!
      Comunque, l’acido citrico non sgrassa, il forno poi proprio no.
      Meglio fare una pappetta acqua, un po’ det piatti (poco che fa schiuma e poi stai due ore a toglierla), un po’ di solvay e lasciare agire.
      Poi togli tutto con un panno asciutto (per evitare di formare troppa schiuma) e poi ripulisci con panno umido.
      Avevo proprio in mente di fare un piccolo post in merito, il forno è un incubo per tutti!
      Ciao Sara

  87. Salve Sara, io uso abitualmente l’acido citrico,e vorrei chiederti se é possibile mettere nella soluzione al 20% senza alterarla 5 ml di alcool e qualche goccia di olio essenziale
    profumarla. grazie

    1. Ciao Giovanna,
      si, si può aggiungere alcool alla soluzione di citrico. Non so se questa quantità basti a portare in soluzione anche l’olio e di conseguenza profumarlo, senza perderlo tutto al primo dosaggio.
      Ciao
      Sara

        1. Guarda, mi ricordo che in un post di Fabrizio in cui si parlava di conservazione della soluzione di citrico, indicava il 20%, quindi fino a questa concentrazione non avrai problemi.
          Però, come ti dicevo, non ho info in merito a quello che succede con l’OE, mi dispiace.
          Ciao Sara

          1. Ciao Sara, sono ormai diversi anni che faccio uso dell’acido citrico ma le figlie crescendo vorrebbero che la biancheria profumasse un pò. Ho letto il post di un utente che chiedeva riguardo la profumazione con l’aggiunta di alcool e degli oli essenziali, io invece ti chiedo se è possibile miscelarlo con un ammorbidente ecologico tipo Ecolabel o le altre marche in commercio.

            1. Si puoi miscelarlo con un ammorbidente commerciale. Non credo lo troverai ecolabel ma certamente ci sono ammorbidenti eco (e a questo punto potresti usare solo quello). Se lo mischi con uno tradizionale ti rimangono i problemi di residuo e non ecologicita’ di quello tradizionale.
              Ciao Sara

  88. Ciao,scusami la domanda,ma io dovrei diluire l’acido citrico in una boccetta da 500ml ,per fare il brillantante quanto ne devo mettere sempre il 20% come sui 800ml?grazie

    1. Per fare 500ml di brillantante, con una soluzione di citrico al 20%, devi sciogliere 100g di citrico in 400ml di acqua.
      Ciao
      Sara

  89. Buonasera,
    ho da poco che ho scoperto sommariamente l’acido citrico e non avendo ancora letto questa pagina lo usavo per lavare gli indumenti da lavoro ,sporchi di unto e grasso,mettendone una buona manciata nel cassetto della lavatrice.
    Devo dire che alla fine del lavaggio sono belli sgrassati ma,ora mi viene il dubbio sulla correttezza di questo mio modo di farne uso.
    A lungo andare danneggerò i tessuti e forse anche la lavatrice?
    Grazie e davvero tanti complimenti per il sito.

    1. Ciao Silvia e grazie dei complimenti.
      In realtà il citrico non sgrassa…è il detersivo e l’alta temperatura che lavano.
      Ma tu lo metti nello scomparto dell’ammorbidente o con il detersivo? Perché se lo metti con il detersivo fai una cosa controproducente, non rovini i tessuti o la lavatrice ma decomponi il detersivo che sarà così meno potente..
      Ciao Sara

  90. Ciao mammachimica, secondo te, posso usare l’acido citrico anche per decalcificare la macchina per fare il caffè espresso (ho una macchina “Nespresso”, non so se la conosci), io credo che sia sempre meglio il citrico che usare quei prodotti in commercio che vendono per decalcificare proprio le macchine espresso. In caso positivo, nel sifoncino dell’acqua, che nel mio caso è di circa mezzo litro, quanti cucchiaini di citrico devo sciogliere? Grazie

    1. Ciao Marisol, si certo!
      In realtà i prodotti in commercio per le macchine del caffe solitamente sono acido citrico, solo che 3 bustine te le fanno pagare un botto!
      La dose di solito è citrico al 3%, quindi 30g in un litro (15 in 500ml).
      Ciao
      Sara

  91. Ciao! Ho fatto una soluzione con 150 grammi di acido citrico in polvere e 1 litro di acqua. L’acqua l’ho presa dal rubinetto e l’ho fatta bollire. Dopo una settimana però mi sono accorta che da trasparente la soluzione è diventata gialla e che ha in sospensione dei filamenti biancastri che sembrano i tentacoli delle meduse o la madre dell’aceto. Come mai? posso continuare ad usarlo come brillantante o ammorbidente?
    Grazie mille

    1. Nel fai da te relativo al brillantante e ammorbidente ho aggiunto un aggiornamento proprio per spiegare cosa potrebbe essere successo (ti consiglio di dargli un’occhiata).
      E’ in effetti strano che si possano essere formate delle muffe in una sola settimana…sicura fosse pulito il flacone?
      Comunque, non userei la soluzione per ammorbidente che rimane sui panni o come brillantante che rimane sui piatti, ma puoi sempre usarla come disincrostante del wc e non buttarla.
      La prossima volta meglio una soluzione più concentrata (che se vuoi diluisci al momento), tieni al buoio e fresco.
      Ciao Sara

  92. Scrivi:
    Dove l’acqua è molto “dura”, servirà una soluzione al 20% (200 gr di acido citrico anidro in 800 g di acqua, per avere un totale di 1 litri=1 kg di soluzione). Ma con acque meno dure si possono preparare anche soluzioni al 10 – 15%. Ovviamente non usare sul marmo, che essendo calcare si rovinerebbe (come con gli altri anticalcare commerciali…).
    200 grammi di acido citrico sciolti in 800 grammi di acqua corrispondono ad 1 kg di soluzione, ma questa soluzione ha una densità, per cui il volume ottenuto non è pari a 1 litro. Per pura precisione

    1. si certo…ma la densità dell’acqua è 1 e con un po’ di citrico non è che cambia tantissimo! mica siamo in un lab di analisi certificate!
      E poi l’importante è la percentuale, sto facendo il 20% in peso, quindi peso tutto..
      Ciao Sara

  93. Ciao, grazie per i consigli e la precisione. Volevo chiederti.. se uso la soluzione di acido citrico su capelli tinti e con meches, rischio di levare via il colore?
    Altra domanda: potrei mettere acido citrico nell’acqua della caffetteria e mettere sul fuoco come per fare il caffè?
    Grazie!

    1. Ciao Elena,
      non so che tinte usi ma non credo che l’acido citrico abbia la potenza di togliere il colore così persistente. Non mi sono mai tinta i capelli, ma mi sembra che comunque ci sia sempre un ultimo risciaquo acido (o con il balsamo alla fine), quindi non credo che farai danni con il citrico (ti scrivo quello che mi ricordo da discussioni sul forum di Zago di utenti che invece usano tingersi i capelli).
      Per disincrostare la caffettiera è sicuramente ottimo il citrico, ma non c’è bisogno di metterla sul fuoco, potresti anche lasciare agire tutta la notte, così sta a contatto più tempo.
      Se è molto incrostata fai una soluzione bella concentrata o ripeti l’operazione.
      Ciao Sara

  94. Ciao mamma chimica, ti ammiro moltissimo e non vedo l’ora di iniziare a spignattare per realizzare le tue ricette! volevo chiederti però un chiarimento, l’acqua che uso generalmente, come per es. in questo caso nella soluzione al 20%di acido citrico e in altre in generale, e’ meglio che sia acqua distillata ( quella che si compra al supermercato per i ferri da stiro ) , semplicemente bollita o da rubinetto? Grazie mille

    1. Grazie Francesca, che entusiasmo!
      Per la soluzione di acido citrico l’acqua per i ferri da stiro lo fa funzionare un po’ di più. Ma se hai acqua dolce che esce dal rubinetto va bene lo stesso. Se vedi nel glossary, troverai come procurarti acqua demineralizzata a costo zero!
      Ciao Sara

  95. Ciao Sara, innanzitutto complimenti per la competenza e la chiarezza con cui divulghi le tue conoscenze. Sto imparando moltissimo dal tuo sito e la mia vita domestica ha fatto un gran salto di qualità. Confesso di aver usato l’aceto per la lavatrice perché la “caccia al tesoro” per l’acido citrico mi aveva sfinito. Oggi ho trovato su eBay un’offerta, ma prima di procedere mi piacerebbe sapere cosa ne pensi. Offrono 5 kg di citrico monoidrato in sacchetti da 1kg a € 12,50 più € 7,90 per la spedizione; quindi circa 4 euro a pacchetto. Mi sembra ragionevole… Due sacchetti li regalerei ad altrettante amiche che vorrei lo provassero, ma viste le dosi con cui si usa (l’acqua qui è di durezza media, mi bastavano 50ml di aceto per lavaggio) credo che gli altri 3 kg mi resterebbero nell’armadietto per anni… Rischio di sciuparlo e doverlo buttare se resta lì un po’? Scusa se la domanda è un po’ sciocca, sono nuova a questa materia prima…
    Grazie mille!
    Daniela

    1. Ciao Daniela e grazie dei complimenti, che giro anche a te per l’impegno!
      Si 4 euro al kg è un buon prezzo.
      Tranquilla che al citrico non succede nulla, puoi tenerlo per anni! L’importante è non fargli arrivare l’umidità che lo renderebbe duro e appunto ingloberebbe acqua.
      Ciao Sara

      1. Grazie davvero. In effetti sono convinta che pigrizia e impazienza siano l’inizio di danni a catena.
        Il citrico è arrivato, l’ho provato per quasi tutti gli usi che proponi (tranne deodorante, per quello mi trovo molto bene con bicarbonato e maizena) e non lo mollo più. Mi ha stupito molto usato come ultimo risciacquo per i capelli: ha progressivamente eliminato il prurito che mi accompagnava da tempo; forse ha fatto “effetto tonico” sul cuoio capelluto dopo lo shampoo… non so. Inoltre i miei capelli sono più lucidi e piacevoli al tatto. Sono davvero entusiasta e l’ho consigliato a tutte le mie amiche (che per ora l’hanno provato solo in lavatrice ma hanno apprezzato).
        Quanto può semplificare la vita una sola e semplice sostanza!
        Ciao e grazie ancora, Daniela

        1. Ma bene! Forse il cuoio capelluto era soffocato da chissà quale sostanza.
          Grazie a te!
          Mi fa sempre piacere quando qualcuno rimane stupito e contento dei mie consigli.
          E’ vero a volte è per pigrizia che nemmeno si prova…e mi dispiace, moltissimi potrebbero risolvere un sacco di problemi.
          E poi mi convince sempre più che il mio impegno a divulgare non è stato vano!
          Grazie.
          Sara

          1. Per niente vano! Considera che da quando ti seguo mi sono resa conto di molti aspetti anche macroscopici a cui non avevo mai pensato. E non parlo di formule chimiche o sapere tecnico, quello lo lascio a te, ma proprio di aspetti base, di buon senso che, per abitudine, si continuano a perpetrare… incredibile! Parlo ad esempio della quantità di soldi buttati via per comprare detersivi inutili o sovradosati. O dei flaconi di plastica comprati e buttati… e proprio la plastica ora è quasi diventata un’ossessione: prima non ci facevo caso, ora la vedo ovunque e mi rendo conto che in pochi casi è indispensabile, mentre in moltissimi sarebbe facile da sostituire! Va beh, tutto questo solo per ringraziarti!

  96. Ciao Sara ,
    ho sentito parlare di pomice da mettere nei detersivi in polvere per lavatrice e lavastoviglie , ma a questo punto non sarebbe meglio usare il bicarbonato come abrasivo , anche perchè se il bicarbonato serve come deodorante , eliminerà anche i cattivi odori dovuti al sudore dagli indumenti ?
    Infine un’altra domanda : ma è proprio vero che la soda caustica è un prodotto naturale anche se va usata con precauzioni ? Me l’ha detto una azienda produttrice di sapone in polvere naturale , che usa la soda caustica per la sua produzione .
    Infine mi potresti dire per far durare un sapone liquido fatto da acqua, olio e soda caustica per almeno due anni , cosa dovrei aggiungere , come conservante sempre naturale ?
    Grazie delle tue risposte sempre precisa e competente
    Buon Ferragosto
    Pasquale

    1. Ma a cosa serve la pomice nei detersivi? Temo che sia solo un riempitivo…comunque il bicarbonato non potrebbe abradere proprio nulla perché in acqua è solubilissimo.
      La soda caustica va usata con estrema cautela perché è una base molto forte, estremamente corrosiva e provoca gravi ustioni sulla pelle. Ma non si trova in natura, si produce tramite elettrolisi.
      La ricetta olio acqua e soda caustica non ha senso…la soda saponifica i grassi e ottieni il sapone tipo Marsiglia ma solido e non liquido, e devi seguire un ben preciso processo.
      Ciao Sara

      1. Ciao Sara ,
        forse mi sono espresso male , io per fare il sapone liquido uso un sapone in polvere , e sicuramente sarà prodotto da sapone solido , non potrebbe essere diversamente , e per fare questo sapone in polvere usano l’olio di palma, acqua , soda caustica e sodio carbonato . Per questo ti avevo chiesto cosa usare , come conservante naturale per far durare parecchio tempo questo sapone liquido che io producon con la polvere e aggiunta di acqua demineralizzata .
        Un’altra domanda , cosa ne dici del borace nei detersivi ? Penso che il borace non sia il perborato che è stato bandito .
        Scusami l’insistenza
        Ciao Pasquale

        1. Per il perborato e sali di boro in genere trovi tutto scritto sull’articolo delle cose da non fare.
          Per i conservanti non so darti indicazioni perché mi autoproduco solo quello che si conserva per la sua natura e pH.
          Ciao Sara

  97. carissima,
    ieri ho fatto come suggerivi, lavati i capelli ho fatto l’ultimo risciacquo con una soluzione di acido citrico, in un litro di acqua ho sciolto 25 o 30 ml di polvere di acido citrico, i capelli sono crespi, tipo nido, sembro Maga magò per capirci, ho sbagliato qualcosa? cosa suggerisci?
    grazie

    1. Giorgia ti ho gia’ risposto al primo messaggio ed era come sospettavo, hai sbagliato dosaggio.
      Inoltre, e’ inutile ripostare I messaggi.
      Questo sito e’ un mio hobby a cui mi dedico in modo gratuito (come vedi non ci sono banner pubblicitari) e quanto ho tempo e voglia…quindi abbiate un po’ di pazienza…

          1. bene, dunque ho provato con le dosi che indichi e i capelli sono venuti morbidi e luminosi, inoltre mi sembra si sporchino meno.
            veramente ottimo, grazie!

            1. Bene! Mi fa piacere!
              Si in effetti sembra anche a me si sporchino meno, probabilmente perché meno “appesantiti” dal resto degli ingredienti.
              Ciao Sara

  98. Carissima,
    ho provato con il \”balsamo per capelli\” ovvero a risciacquare con acido citrico (1 litro di acqua 30 ml acido citrico) i capelli risultano secchi e stoppacciosi al tatto, l\’effetto è tipo
    Maga Magò per capirci, ora esco che ho una cena, ma tu dici che ho sbagliato qualcosa?

    1. Ma 30 ml di acido citrico a che concentrazione?
      Perche’ se hai aggiunto 30 mg di polvere di citrico in 1 lktro di acqua si che hai sbagliato…e’ troppo concentrato, li lascia appiccicosi e dovevi risciaquare.
      Io ho scritto di usare 30ml di soluzione di acido citrico al 20% da aggiungere ad un litro di acqua.
      Ciao Sara

  99. Mammachimica aiuto!!!!
    Mi sono confusa e ho messo il citrato di sodio (invece della soluzione di acido citrico) nella lavastoviglie (come brillantante).
    Cosa succede? Niente o faccio danni se accendo la lavastoviglie?
    Grazie!

    1. tranquilla, non succede niente di pericoloso!
      Certo non farà la funzione del brillantante, renderà solo meno calcarea l’acqua dell’ultimo risciacquo.
      Ciao sara

  100. Cara mammachimica,
    sito meraviglioso!
    Ho una domanda che forse ti sembrerà stupida…
    Ho cominciato ad usare l’acido citrico come ammorbidente, ma mi è sorto un dubbio: sono allergica al mix di profumi (quindi anche al limonene), sarà un problema se uso l’acido citrico?
    Altra domanda….posso mettere qualche goccia di olio essenziale nella soluzione di acido citrico per profumre il bucato?
    Quale consigli ad una allergica come me? Non lavanda, ti prego…
    Grazie!

    1. Ciao Cristina e grazie dei complimenti.
      Tranquilla, l’acido citrico puro non contiene limonene. Per te l’uso di questo ammorbidente è l’ideale, proprio perché è inodore, perché vuoi profumarlo?
      Comunque, la soluzione di acido citrico è una soluzione acquosa quindi l’OE, essendo appunto un olio, non si scioglierà in essa ma galleggera’ e verseresti tutte le gocce di oe al primo prelievo. Inoltre non essendoci i “fissativi” del profumo, non si appiccichera’ai vestiti e non li profumera’.
      Ciao Sara

  101. Ciao Sara, complimenti per il sito, è interessantissimo e utilissimo, grazie! L’ ho consigliato a molte mamme! Ti chiedo: Vorrei decalcificare la macchinetta del caffè espresso, posso usare la soluzione al 20% o la devo diluire di più? E poi, se uso la soluzione come ammorbidente rischio di fissare delle macchie che non sono andate via bene? Grazie tante ciao, marina

    1. Ciao e grazie per i complimenti.
      Per la macchinetta del caffè espresso (non la moka), è consigliata una soluzione al 3/ di citrico, il 20 è troppo.
      È vero che l’acidita’ fissa i colori, ma in teoria le macchie dovresti già averle progettate e quindi eliminate con il lavaggio! È comunque, con tutta la diluizione dell’acqua della lavatrice, non sarà certo colpa del citrico come ammorbidente a fissare la macchia.
      Ciao Sara

  102. Scusa la domanda sciocca… Ma avendo un’acqua molto calcarea, poco oltre i 40°F, è ragionevole usare 100ml di soluzione al 20% come ammorbidente? Trovo difficoltà a capire quanta ne serve, i miei asciugamani ormai sono “essiccati” da mesi di abolizione dell’ammorbidente classico senza interventi sostitutivi. Qualcuno ha già trovato la quantità giusta e può darmi un’indicazione?

    1. Certamente la tua acqua è molto calcarea. Oltre al citrico al posto dell’ammorbidente potresti aumentare o aggiungere il sequestrante al lavaggio.

      1. Senz’altro hai ragione. Sto ancora finendo la scorta di detersivi comprati, però. Credi valga la pena aggiungerlo anche con questi? Mi resta sempre il dubbio della quantità, comunque, sia sul citrico che anche sul sequestrante. Davvero non riesco a rendermi conto di differenze di risultati variando le dosi: probabilmente i miei asciugamani sono così compromessi che niente li ripulirà più dai depositi calcarei.

        1. Aggiungere citrico all’ultimo risciacquo sicuramente aiuta a manutenere la lavatrice, comunque tranquilla, finisci la scorta e poi ricomincerai.
          Purtroppo gli asciugamani non so se ritorneranno mai come prima, il citrico non può fare miracoli!
          Considera che gli ammorbidenti tradizionali contengono delle molecolone enormi e molto persistenti per poter profumare i panni per tanto tempo. Inoltre i detersivi tradizionali solitamente contengono gli sbiancanti ottici che si appiccicano anch’essi ai tessuti (asciugamani compresi) e non li mollano per tanto tempo…Quindi i tessuti sono pieni di queste sostanze, dovute ai lavaggi passati…
          Fai una prova: immergi gli asciugamani in una soluzione di citrico al 20% per un po’ e poi sciacquali bene e vedi che succede.
          Ciao Sara

  103. Ciao di nuovo mammachimica! Fantastici consigli!

    Per fare la manutenzione periodica anticalcare della lavatrice quindi 2 cucchiai di citrico in polvere, ok, ma non so se basta il lavaggio breve di 30min o serve più tempo? Meglio se a 30-40 gradi o funziona anche con l’acqua fredda?

    Grazie!

  104. ciao, seguo da diversi anni il blog, ma da circa 10 giorni ho finalmente trovato l’acido citrico lo sto usando al posto dell’ammorbidente che comunque usavo molto poco… sarà un effetto placebo 🙂 ma a me pare che gli indumenti siano davvero più morbidi…

  105. Ciao Sara, ho una domanda da proporti sull’uso del citrico anidro ho una pentola in rame internamente rivestita con una platina di stagno ed è incrostata di calcare dovuto all’acqua di rete troppo dura ti chiedo posso disincrostarla usando una soluzione di acido citrico? ho paura che vada via lo stagno mi è gradito un tuo consiglio se non intacca lo stagno che % di soluzione debbo fare? Grazie in anticipo Ciao Mirella

    1. Ciao Mirella,
      in teoria la stagnature serve proprio per proteggere il rame dall’acidità di alcuni cibi, che altrimenti se lo porterebbe in soluzione e di conseguenza in quello che mangiamo. Quindi una soluzione di citrico blanda non dovrebbe fargli niente.
      Mi dispiace, non utilizzo queste pentole e non sono un esperta di stagno. personalmente non andrei oltre il 5% di citrico.
      Ciao Sara

  106. Cara Mamma Chimica
    ho letto su siti specializzati che per togliere il calcare dal marmo (il top di marmo del lavandino,nel mio caso), andrebbe bene dell’acido citrico a bassa concentrazione. Tenendo conto che gli acidi attaccano il marmo (che è calcare) , sai indicarmi a che concentrazione l’acido citrico sarebbe idoneo? Ho trovato ,per usi professionali, anche degli anticalcari alcalini ma non sono riuscita a reperirli in commercio .Grazie.

    1. Ciao Barbara,
      io sul marmo il citrico non ce lo metterei, nemmeno a basse concentrazioni.
      Prova a chiedere la concentrazione a questi siti specializzati, magari loro sanno esattamente la composizione del top del lavello e posso prendersi la responsabilità…
      Ciao Sara

  107. ciao Sara, avrei bisogno di sapere quanto si conserva uno spruzzino anti calcare con acqua e acido citrico al 20% che uso sulle stoviglie in acciaio quando lavo i piatti; ne ho fatto 1 litro circa 1 mese fa, ma ne ho ancora più di metà… Grazie

    1. Tranquilla, dura tantissimo. L’acidità è elevata e non ci dovrebbero essere problemi. Comunque tu monitora sempre colore e odore, ma, per esperienza personale, non ho mai avuto problemi di conservazione anche per molti mesi.
      Ciao Sara

  108. Ciao mammachimica, oggi sono molto attiva, ti ho fatto una domanda anche nella sezione “argento”…. Volevo chiederti un consiglio su come usa lo shampo mia figlia che ancora non sono riuscita a “convertirla” al bio, ma non demordo….prima o poi ci riuscirò! Mia figlia compra quindi gli shampo commerciali al supermercato, poi a casa versa tutto il contenuto in un flacone più grande al quale ci aggiunge dell’acqua “ad occhio”, così si ritrova lo shampo già diluito, evitando di diluirlo ogni volta.
    Io temo che in questo modo i conservanti dello shampo non abbiano più potere e quindi mia figlia ogni volta si lava i capelli con un prodotto pieno di batteri o quant’altro. Spero di non aver detto una sciocchezza….

    1. Non hai detto una sciocchezza, quello che fa tua figlia potrebbe diventare un bel ricettacolo di batteri…ma a che serve diluirlo? non può solo metterne meno sui capelli già bagnati?

      1. Mettere lo shampo sui capelli già bagnati oppure diluirlo nella mano non basterebbe. Sembra che usare lo spargi-shampo o diluirlo in un bicchiere lavi meglio i capelli e al contempo se ne usa di meno. Con gli shampo bio (ma non è il caso di mia figlia) sarebbe addirittura indispensabile. Non tanto per il risparmio, quanto per non mettere sulla cute più prodotto di quanto ne serva. In rete l’ho letto in diversi forum, ad esempio nell’angolo di lola. Qualcuna dice persino che usandolo diluito le diminuisce la caduta dei capelli. In questo blog è spiegato molto bene:
        http://igattidipandora.blogspot.it/2013/01/mai-piu-senza-spargishampoo.html

        1. Si, per gli shampoo bio è molto utile! Ma dato che mi avevi detto che usa i commerciali non ne vedo l’utilità..
          Non so se questo possa non far cadere i capelli, bisognerebbe cercare dati scientifici, magari a Fabrizio Zago…
          Conosco il sito che hai linkato, quella ragazza scriveva cose molto interssanti, ma è da parecchio che non posta più, nemmeno sul forum di Fabrizio…

          1. Si, anch’io mi sono detta che è un peccato che pandora sia sparita! Grazie del consiglio, dirò a mia figlia, (che comunque si trova bene a diluire lo shampo, anche se non è bio) che la deve smettere di diluirlo tutto insieme, in una sola volta, per revitare un bel ricettacolo di batteri.

  109. Cara Mammachimica
    da tempo uso uno spruzzino contenente una soluzione di acido citrico e di acqua che recupero dal deumidificatore, a cui aggiungo del detersivo per piatti biologico. E’ l’anticalcare migliore che abbia mai usato , a basso costo ed a basso impatto ambientale.
    E’ mia intenzione realizzare , con l’aggiunta di acqua ossigenata , anche una componente disinfettante per i sanitari.Grazie per i consigli e complimenti per il lavoro svolto.

  110. Ciao Sara! Complimenti per il sito!
    Domanda: in che senso aceto inquina? E’ tossico per alcuni organismi viventi?
    Inoltre, per me è un po’ sofferta l’idea di sostituirlo con il citrico: mio nonno ne produce a lt! Che puoi dirmi? grazie, valeria

    1. Ciao Valeria e grazie dei complimenti.
      Però è tutto scritto nell’articolo..
      Oltre al maggior impatto verso gli organismi acquatici (con relativo calcolo della biodegradabilita’) c’è il problema della maggior corrosione dei metalli (occhio se lo usi continuativamente in lavatrice e lavastoviglie) e il problema dell’impatto ambientale dovuto al trasporto in vetro dell’aceto (cosa che nel tuo caso non ci sarebbe ovviamente!).
      Quello di tuo nonno lo gusterai certamente nell’insalata!
      Sara

  111. ciao Mammachimica,
    complimenti vivissimi per il blog, lo trovo davvero utile e ben fatto.
    Scrivo per chiederti a proposito dell’acido citrico da usare come tonico per il viso. La ricetta che proponi prevede di mescolarlo ad un tot di acqua. Quanto tempo dura una soluzione del genere prima di inquinarsi di batteri? Parliamo di qualche giorno o anche di più? Inoltre, secondo te, fa lo stesso usare del succo di limone, sempre poi mescolato ad acqua? (io sto usando quella distillata giacchè l’acqua della mia zona è molto dura).
    Inoltre aver linkato la mappa dell’acido citrico è stato un gesto nobilissimo! 😀
    Grazie per la risposta.
    Un abbraccio.
    Ludovica

    1. Ciao Ludovica e grazie dei complimenti.
      La soluzione di tonico è piutosto acida e quindi attaccabile con fatica dai batteri. Però non sono in grado di darti dei giorni precisi, dipende da molti fattori (dove la conservi, in frigo, fuori, se hai lavorato pulito, ecc.).
      Il mio consiglio è di prepararne una quantità non eccessiva e monitorare aspetto e odore.
      Il limone contiene solo il 3% di citrico e comunque in acqua marcirebbe molto prima, perché contiene anche altre sostanze organiche.
      Ciao e buoni esperimenti!
      Sara

  112. Ciao Mammachimica, l’acido citrico monoidrato E330 va bene uguale? Basta solo aumentare del 10% la quantità nelle ricette e lasciare il resto invariato, giusto?
    Ti ringrazio anticipatamente!

  113. Ciao Mamma Chimica,
    sono neomamma e sono giunta qui da Promiseland, sto leggiucchiando qua e là: intanto complimenti per la chiarezza, la precisione e la costanza! Credo che imparerò molto.
    Vorrei farti una domanda. Ho iniziato ad usare lo spruzzino di soluzione di acido citrico come anticalcare per i sanitari del bagno, ma ho poi notato la formazione di una patina appiccicaticcia che mi sta scoraggiando… è normale secondo te? è necessario forse risciacquare dopo aver pulito con l’acido citrico?
    Grazie!

    1. Ciao Valentina e grazie dei complimenti.
      Si, bisogna sempre risciacquare, anche se sono detergenti eco!
      E’ normale che rimanga appiccicaticcio, è proprio così l’acido citrico!
      Sara

      1. Grazie, ne approfitto per un’altra domanda… Ho capito che l’acido citrico come ammorbidente serve principalmente per riportare il ph dei tessuti a un valore più vicino a quello della pelle, dato che il detersivo li rende alcalini; cosa c’entra questo con la morbidezza? inoltre, perché e come la durezza della mia acqua influenza la quantità di acido citrico da usare?
        Grazie per la pazienza!

        1. Infatti c’entra poco con la morbidezza, perché nel citrico non ci sono le molecole che rendono (poco) più morbidi i panni, come negli ammrbidenti tradizionali. La durezza dell’acqua e’ determinata dalla quantità di sali di calcio presenti e il citrico li neutralizza, quindi rende l’acqua più dolce. Quindi più è dura e più ne serve. Spero di essere stata più chiara…
          Ciao Sara

          1. Molto chiara, grazie! Tanto che da ogni spiegazione sgorgano nuove domande… te ne faccio ancora una, a cosa serve neutralizzare i sali di calcio? 🙂

  114. Salve, e’ già da un po’ di tempo che uso l’acido citrico al posto dell’ammorbidente e mi trovo benissimo. Stamattina l’ho comprato in una ferramenta e mi hanno dato il mono idrato al posto dell’anidro. Dato che l’acqua qui da me è’ piuttosto dura di quanto mi consigli di aumentare la concentrazione considerando che già la facevo al 20%? Grazie mille per l’aiuto

    1. Ciao Francesca,
      in realtà la differenza non è poi così tanta. In teoria dovresti dovresti aumentare la dose di citrico del 10%, quindi mettere 220g anzichè 200g (per fare la tua soluzione al 20%).
      Sara

      1. Ok grazie 😉 in verità a livello aritmetico ci ero arrivata anch’io ma ho voluto avere la tua conferma vista la tua grande esperienza. Vado a preparare la pozione allora!

  115. Ciao Mammachimica,
    ho scoperto da poco il tuo sito e leggo tutto avidamente.
    L’acqua da me è dura 39°F e volevo iniziare ad autoprodurmi alcuni detersivi in particolare con l’acido citrico, hai consigli da darmi? Volevo fare il brillantante e intanto l’anticalcare per la lavatrice. Ho usato per anni il bicarbonato e scopro ora sul tuo sito che come anticalcare non serve.
    Quindi cerco un sostituto al famoso anticalcare azzurro puffo.
    Il primo periodo, userò ancora detersivo in polvere e ammorbidente tradizionali ( di cui ho una piccola scorta ), volevo sapere se i loro ingredienti vanno in qualche modo in conflitto con l’acido citrico, non vorrei far dammi.
    Lo posso preparare e mettere nella pallina dosatrice dentro la lavatrice, visto che nella vaschetta metto il detersivo in polvere?
    Grazie mille, per le tue facili spiegazioni anche per le nuove come me.

    1. Ciao Marcella,
      dato che la tua acqua è dura, la soluzione di acido citrico da usare come ammorbidente, anticalcare e brillantante dovrà essere almeno al 20%. Vedrai che il citrico sostituirà egregiamente lo sciogli calcare azzurro puffo, l’importante è lasciarlo agire sulla superficie un po’ di tempo.
      L’acido citrico interferisce certamente con il detersivo lavatrice e non devi metterlo assieme nel cestello, nemmeno in una pallina separata.
      Quindi, se lo devi usare come ammorbidente, andrà messo nella vaschetta apposita (dell’ammorbidente tradizionale) che poi lo preleverà all’ultimo risciacquo.
      Se invece vuoi fare la manutenzione periodica anticalcare della lavatrice, devi mettere 2 cucchiai di citrico in polvere nella pallina o nella vaschetta del detersivo e fare un lavaggio “a vuoto”, senza panni e senza detersivo.
      Sara

      1. Ciao Sara,
        nel frattempo mi sono sorti altri dubbi.
        Quindi, non esiste un anticalcare naturale da mettere in lavatrice ad ogni lavaggio insieme al mio detersivo?
        Se come mi sembra di aver capito no, ogni quanto devo fare il trattamento anticalcare vista la durezza della mia acqua, ogni 15 giorni?

        1. No, assieme al detersivo non puoi mettere l’acido citrico.
          Però puoi aggiungere il Citrato di Sodio (un sequestrante ecologico) se vuoi addolcire l’acqua e quindi far lavorare meglio il tuo detersivo e impedire che si depositi sulla resistenza. (Anche gli anticalcari commerciali che vanno nel cestello sono a base di sequestranti e non di sostanze acide).
          E’ vero che la manutenzione è in funzione della durezza, ma in teoria, se usi sempre il citrico al posto dell’ammorbidente ad ogni lavaggio, già fai un mini-trattamento disincrostante, quindi secondo me la manutenzione puoi farla una volta al mese.
          Sara

          1. Ciao Sara,
            ho visto come produrre il citrato di sodio e ci proverò di sicuro, quanto ne devo aggiungere come anticalcare ad ogni lavaggio?
            Posso usarlo col mio ammorbidente senza ke interferisca solo finke nn lo finisco e poi col citrico a ogni lavaggio giusto? Nn vorrei far danni….grazie ancora di tutto cio che ci insegni!!!

            1. Se prepari il citrato di sodio correttamente, alla fine avrai pH 7 e quindi non interferirà con nessun detersivo (lo puoi mettere nella pallina o direttamente nella vaschetta assieme al detersivo per il bucato).
              La dose precisa purtroppo non la so, inizia con 50 ml, in teoria i detersivi tradizionali già ne contengono un po’.
              Fai delle prove e vedi come ti trovi.
              Ciao Sara

      2. Ciao Sara,
        scusa mi è sorto un altro dubbio, quindi non esiste un anticalcare naturale che posso mettere in lavatrice col mio detersivo ad ogni lavaggio.
        Se come ho capito no, i lavaggi di manutenzione con la mia durezza di acqua ogni quanto li devo fare, ogni 15 giorni?
        Ultimissima cosa, per l’odore di sudore sotto le ascelle ( sia su lana, colorati o bianchi ) da un pò uso spruzzare una soluzione di aceto e limone sulle maglie prima di lavarle e ti dirò che ho definitivamente risolto questo problema che tutti i detersivi chimici non sono riusciti a risolvermi, cosa ne pensi?
        Ciao Marcella

        1. Lo stesso risultato di aceto e limone lo potresti ottenere anche con la soluzione di acido citrico (con il vantaggio che è inodore).
          Ti informo però che l’acidità fissa i colori e quindi, nel caso ci fossero, potrebbero rimanere gli aloni sotto le ascelle delle magliette bianche.
          ciao Sara

  116. Grazie mille sara!farò tesoro della ricetta!
    Altra domanda che mi sorge in qsa sabato grigio e uggioso:devo fare il succo di mela e cavolo ho scoperto di. Non avere limoni in casa.se facessi una pozione con il nostro miracoloso acido al 20%?tipo un cucchiaio in mezzo bicchiere d acqua?cavolata?

    1. Potresti, ma io lo userei solo se fosse acido citrico per uso alimentare (non tecnico) e se la soluzione al 20% l’avessi fatta con acqua potabile (non la demineralizzata per il ferro da stiro).
      Inoltre, la percentuale di citrico nei limoni è molto bassa, quindi per le dosi dovresti fare qualche prova.
      Sara

  117. ciao sara!super complimenti davvero, e grazie per la condivisione dei tuoi saperi!vengo subito al punto:acido citrico come balsamo:se ipotizzo 30 ml di soluzione al 20% in un litro calcolo più o meno 6 grammi di acido in un litro di acqua(giusto?…..non sono mai stata forte in matematica!).
    non mi è chiara la modalità:dopo lo shampo, sciacquo i capelli e, una volta lavati li risciacquo con la soluzione.ma poi la soluzione la risciacquo via o la tengo?
    grazie e scusa..immagino che certi dubbi per te siano scontati e un po’…tediosi!!!!!!

    1. Ciao Sà e grazie dei complimenti.
      Si, sono 6 g di citrico per litro.
      La modalità è quella che hai descritto e, dopo aver messo la soluzione di citrico a questa concentrazione (sotto l’1%), non c’è bisogno di risciacquare.
      Io non la risciacquo anche perché perderei tutti i vantaggi (dato che ho un’acqua dura), però puoi sempre fare delle prove e vedere in che caso ti trovi meglio.
      Sara

  118. Buongiorno Mammachimica!
    complimenti, ma veramente tanti per come esponi … divulgazione allo stato puro! Da quando il mio Lorenzino , bimbo di 6 mesi ha problemi di dermatite atopica, e l’unica soluzione che mi propone il pediatra è crema al cortisone e creme a base di silicone ( ed è anche molto convinto) girovago per comprendere meglio cosa sono i prodotti che utilizzo, dalle creme ai detersivi.. e mi sono proprio spaventata.. si, proprio spaventata. La rete propone di tutto, anche cose molto improbabili e soprattutto spiegate poco. Il tuo sito non fa una piega ! Pian piano sperimento e sicuramente avrò consigli da chiederti!
    Un saluto
    Beatrice

    1. Ciao Beatrice e grazie dei complimenti.
      Tranquilla, succede a tutti! la conoscenza e la consapevolezza fa “paura” all’inizio, ma poi ti sentirai certamente più “forte” nelle tue scelte!
      Comunque, se ti interessa, nei commenti relativi all’articolo “cosmetici per bambini” http://www.mammachimica.it/2013/01/12/cosmetici-per-bambini/ ,rispondo proprio ad altre mamme con problemi di dermatite atopica nei bimbi (come fu anche per la mia quando era più piccina).
      Magari la stessa crema andrà bene anche per il tuo Lorenzo.
      Sara

  119. gentilissima mammachimica,
    Ho comprato oggi l’acido citrico monoidrato. Se con quello anidro generalmente si usa una soluzione al 15%, con questo che % devo usare? Inoltre è vero che se lascio il contenitore aperto la molecola d’acqua dopo un pó (quanto?) evapora e diventa anidro?
    Ma secondo te è importante essere così precisi o si può essere un pó più “lassi”?
    Grazie mille.
    Antonella

    1. Ciao Antonella,
      come ho scritto nella tabellina in fondo all’articolo, l’Acido citrico MONOIDRATO = attivo al 90% (cioè c’è il 90% di acido vero e proprio ed il 10% di acqua), quindi in teoria dovresti fare una soluzione con il 10% in più di polvere.
      Ma certamente non è poi così importante essere così precisi, non stiamo mica facendo un’analisi in laboratorio a titolo noto!
      Sarebbe invece una pessima idea lasciare il contenitore aperto: l’acido citrico è igroscopico, quindi non farebbe evaporare l’acqua, ma si “prenderebbe” tutta l’acqua che trova nell’umidità dell’aria, diventando un bel blocco difficilmente dosabile.
      Sara

  120. Ciao Sara. Mi piace fare il bagno e lavarmi con i saponi fatti da me. Quindi sto a contatto con un prodotto troppo alcalino per la pelle, ed è per questo che ti chiedo: Se provassi a mettere dell’acido citrico nell’acqua renderei il tutto meno aggressivo? Può bastare un olio o una crema dopo il bagno per ripristinare il ph?
    Grazie per la tua risposta.

    1. L’acido citrico dissocerebbe il tuo sapone, riportando fuori i grassi (che tu invece hai saponificato con la soda). Quindi non mi sembra una buona idea.
      Certamente una buona crema idratante ripristina il pH DOPO il bagno.
      L’olio, invece, spalmato PRIMA del bagno, è una buona idea per rendere meno aggressivo qualsiasi detergente.
      Ciao Sara

  121. Ciao Sara,
    vorrei sapere se la soluzione al 20% di acido citrico si può spruzzare sulle spugnette della cucina prima di metterle nel microonde ad alta temperatura (per igienizzarle una volta ogni tanto). Finora ho sempre usato una soluzione di acqua e aceto ma sto cercando di sostituire completamente l’aceto con l’acido citrico. E’ poi necessario risciacquare?

    Un’ultima domanda: nel libretto dell’aerosol viene consigliata la pulizia delle varie parti con una soluzione di acqua e aceto. Va bene se la sostituisco con soluzione di citrico? In pratica la soluzione di citrico è identica a quella di aceto?

    Grazie e buona giornata!
    Claudia

    1. Ciao Claudia,
      certamente puoi sostituire l’aceto, anzi, l’ambiente ringrazierà!
      Nel caso delle spugnette, non ho mai usato il tuo metodo, ma credo che sia indifferente risciacquare o meno, tanto poi le userai con il detersivo, che di certo porterà via tutto il citrico. Di solito io gli do una bella spruzzatina di detergente igienizzante a base di ossigenata.
      Anche nella pulizia dell’aerosol o dell’umidificatore puoi sostituire l’aceto con il citrico, con il vantaggio che il citrico è inodore.
      Ma fai attenzione alle dosi: nell’aceto c’è circa il 5-6% di acido, mentre nella soluzione al 20% di citrico c’è appunto il 20% di acido. Quindi è molto più concentrata, di 3-4 volte, quindi devi diluirla altrettanto per avere due soluzioni simili.
      Questo vale soprattutto se ci nono parti metalliche che potrebbero corrodersi, se devi pulire pezzi tutti in plastica non ti fare troppi problemi che il citrico non gli fa nulla nemmeno al 20%!.
      Sara

  122. ciao sara, sono memianna: ci stai aiutando anche su su promiseland nella discussione di un noto detersivo liquido lavatrice che contiene già acido citrico. Dici che “Solitamente con il detersivo liquido il risciaquo con il citrico non è indispensabile o comunque ne serve meno che con il detersivo in polvere (perchè il det in polvere è più alcalino)”. Quindi avendo io acqua al 26F° (fonte:assocasa) posso ometterlo? E quando sarò più esperta di intrugli e mi lancerò a fare il detersivo liquido da tua ricetta, andrà invece messo? Scusa la confusione..ma piuttosto che fare pasticci, chiedo.

    1. Ciao Memianna,
      L’ultimo lavaggio con l’acido citrico serve a togliere l’alcalinità residua del detersivo dai panni e quindi lasciarli ad un pH più simile a quello della nostra pelle. Dato che i detersivi liquidi, per loro composizione chimica sono circa neutri allora se ne può fare pure a meno o metterne pochissimo. Ma questa è una cosa che puoi decidere solo tu, in base alla tua soddisfazione o meno del bucato, che è ovviamente una cosa personale. Fai delle prove, con, senza, con poco e vedi.
      Inoltre dipende da “cosa” stai lavando: per esempio, se lavo con il det in polvere i tappetini di bagno e cucina e gli stracci per lavare i pavimenti, che non toccheranno la pelle, non spreco certo il mio bell’acido citrico per loro!
      Se preparerai il detersivo liquido, è vero che ha un pH finale alcalino, ma sciolto in lavatrice non avrà certo lo stesso effetto della polvere. Però, ripeto, solo tu puoi decidere facendo delle prove.
      Certamente, se hai acqua dura (e 26 è già nella fascia della dura), ti sarà utile la manutenzione periodica della lavatrice con citrico, per evitare che la serpentina si riempa di calcare.
      Sara

      1. A proposito di detersivo “neutro”, da qualche tempo ho questo dubbio: come capisco se un detergente è neutro?

        1. la neutralità in chimica è quando il pH è 7.
          In cosmetica si intende neutro quando in realtà il pH è simile alla pelle e cioè acidulo, circa 5,5

          1. Scusa se ti disturbo ancora… ciò che mi chiedevo è: come posso capire dall’ INCI il pH di un detersivo o di un cosmetico? Grazie mille!

            1. beh i cosmetici sono quasi tutti aciduli, pH 5,5 – 6 come la pelle. Tramme i saponi sali sodici (che riconosci in inci, e puoi vederli nell’articolo relativo) che sono alcalini.
              Per i detersivi anche puoi dapire dall’inci, ma di solito quelli in polvere e gli sgrassarori sono alcalini, gli altri neutri (come il det piatti) o aciduli come l’ammorbidente.
              Cmq se segui mammachimica e vedi i miei video relativi ai vari prodotti spiego sempre il pH che hanno 🙂
              Per analizzare l’inci dei detersivi e dei cosmetici ti consiglio l’app per cellulare gratuita Ecobiocontrol o sul sito del foruma di Zago http://www.ecobocontrol.bio
              ciao Sara

  123. buonasera,
    volevo sapere se l’acido citrico in soluzione con acqua può essere utilizzato su fornelli, mobili adiacenti, pensili, tavolo cucina, frigo e freezer parte esterna insomma per pulire la cucina da capo a piedi.
    grazie

    1. L’acido citrico è ottimo come sciogli calcare, brillantante o ammorbidente. Non devi usarlo solo sul marmo o pietre vere.
      Però non sgrassa e pulisce pochino, perché non contiene tensioattivi.
      Quindi, a seconda di ciò che devi pulire e la “consistenza” del tuo sporco ci sono altri detergenti più indicati (es. per la cucina vedrei meglio lo sgrassatore).
      Ciao
      Sara

  124. GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE! E’ da un paio di anni che leggo il forum del biodizionario e mi è sempre stato difficile risalire alle varie ricette e utilizzi dell’acido citrico (e non solo). Finalmente sono riunite (e spiegate…) per chi non ci capisce niente di chimica come meeeee!! Ora non mi resta che far fare un po’ di esperiemnti a mio marito (io..meglio di o..la mia casa rischierebbe di esplodere..)

    1. Ciao Laura e grazie del commento.
      In effetti il mio intento era proprio quello di fare un piccolo riassunto delle tantissime info che si trovano sul forum di Zago.
      Però non ti sottovalutare! tranquilla che casa non esplode!
      buoni esperimenti!

  125. Può avere controindicazioni usare acido citrico per uso tecnico invece che per uso alimentare? La differenza di prezzo è notevole, ecco perché vorrei sapere.
    Grazie.

  126. Ciao Mammachimica!
    Ho provato tempo fa l’acido citrico come da te consigliato in diverse composizioni, ma…non posso, non ce la faccio, quell’odore di “acido” me lo rende inutilizzabile come ammorbidente e nei vari saponi fai da te!
    So che è una mia particolare sensibilità nei confronti di alcuni odori (tutti gli acidi), in qualcosa sostituisco con l’aceto (lo so che è peggio, ma è sempre meglio dei soliti saponi) ma vorrei davvero poterlo utilizzare : c’è qualcosa che posso fare? Aggiungere qualche goccia di oli essenziali? Però ho paura che quel “retro” odore lo sentirei comunque…
    Grazie per tutti i tuoi chiarissimi consigli!

    1. In effetti questa cosa mi sembra veramente strana, perché l’acido citrico è praticamente inodore.
      Sicuramente hai una grande sensibilità agli odori. Sei sicura che hai acquistato acido citrico puro? (Alcuni utenti del forum che frequento hanno trovato in commercio anche citrico con profumo).
      Pensa che io ho cominciato ad autoprodurmi detersivi anche perché non sopportavo più l’odore di quelli commerciali. E anche l’aceto a puzza non scherza!
      Comunque, l’aggiunta di oli essenziali non credo che possa esserti utile, anche perché essendo appunto olii non si miscelano con la soluzione acquosa del citrico (le gocce galleggerebbero in superficie con il rischio di versarle tutte al primo utilizzo).
      Sara

      1. Lo so, è una cosa un po’ insolita…vabbè, continuerò ad usarlo solo per la pulizia mensile della lavatrice e degli scarichi dei lavandini!
        Grazie!

        1. Ciao, per pulire gli scarichi dei lavandini va usata la soluzione al 20%? C’è una procedura da seguire in termini di quantità di soluzione, tempi prima di fare scorrere l’acqua del rubinetto ecc ? Grazie

    1. Si va bene, ma magari ne devi mettere un po’ di più perché appunto non solo citrico al 100% ma ci sono anche molecole d’acqua.
      Ciao Sara

  127. Grazie della risposta Sara.

    Quindi, riepilogando:

    1) come anticalcare generico va bene una soluzione al 15% variando i tempi di posa o, eventualmente la percentuale, per incrostazioni più resistenti; Sarebbe l’ ideale trovare qualcosa (non so cosa però) per rendere la soluzione meno acquosa e più gelatinosa affinché possa rimanere a contatto meglio con le superfici verticali;

    2) Come brillantante va bene il 15% con un occhio di riguardo a come escono i bicchieri che, in questo caso, fungeranno da test per vedere il loro grado di opacità;

    3) pulizia disincrostante lavatrice, qui il dubbio persiste. Può funzionare un 100 gr di A.C. direttamente nel cestello con lavaggio a vuoto a 90°?

    4) Idem per lavastovoglie (anche se arriva al massimo a 70°)?

    5) Ho fatto bene a smaltire le buste di acido sulfamico in discarica e a non utilizzarlo più, vero? 🙂

    Scappo…. i due gnomi si sono svegliati! 😀

    A presto, ciao e grazie

    Francesca

    1. Ciao Francesca,
      Se vai nel fai da te troverai la ricetta del detergente anticalcare denso, proprio per superfici verticali. Ho pensato a tutto….
      Per disinscrostare lavatrice e lavastoviglie non serve arrivare a quelle temperature! Bastano 2 cucchiai di citrico nella vaschetta del detersivo e un lavaggio a vuoto di almeno 30 minuti con una temperatura di 40 gradi (puoi trovare la manutenzione della lavatrice e lavastoviglie anche nel glossary).
      L’acido sulfamico è piuttosto pericolosetto per l’ambiente quindi certamente hai fatto bene a passare al citrico!
      Però se ti dovesse ricapitare di averlo sotto mano usalo, se lo butti inquina e basta e non è servito a nulla…
      Sara

      1. Perfetto Sara, grazie.
        Parlavo di mettere i 2 cucchiai direttamente nel cestello in quanto ho una lavatrice un po’ strana, nel senso che premiscela il detersivo in una camera a parte posta sotto il cestello per poi spruzzare la soluzione direttamente nel cestello; pertanto il produttore sconsiglia l’ uso di detersivi in polvere e raccomanda quelli liquidi. Pensavo quindi di evitare di mettere polveri di qualsiasi natura nella vaschetta e versare direttamente l’ a.c. nel cestello. Ecco il motivo della mia domanda… che poi, a conti fatti, vaschetta o cestello penso faccia ben poca differenza. 🙂

        I due cucchiai, che ad occhio e croce sono 25/30 grammi, considerato che una lavatrice penso carichi in fase di lavaggio una decina di litri d’ acqua, non sono un po’ pochini?
        Ultimo dubbio: l’ acido citrico, oltre che disincrostante per il calcare, elimina anche i residui e le viscosità lasciate dai detersivi (morchie) ed igienizza?

        Ho visto la ricetta dell’ anticalcare denso e… ,lasciatelo dire, sei una donna geniale!!!!!

        Vado a leggermi il resto del tuo sito perchè devo imparare ancora molte, moltissime cose… grazie!

        Francesca

        1. Guarda, io ho ancora una vecchia lavatrice, in effetti la tua è stranuccia…comunque puoi tranqillamente mettere il citrico nella pallina dosatrice direttamente nel cestello, vero é che la mia lavatrice se è vuota non prende 10 litri di acqua.
          Il dosaggio dei 2 cucchiai colmi è quello consigliato da Fabrizio Zago, un formulatore di detersivi e che lavora con le lavatrici tutto il giorno perché fa anche i test di lavaggio certificati, ecco perché indico quelli.
          Per igienizzare serve la candeggina delicata, vedrai che quando arrivi a leggere la manutenzione nel glossary o la sua ricetta ti sarà più chiaro. Ciao

          1. Rieccomi Sara 🙂

            Avevo provato un anno fa con un litro di candeggina delicata (l’avevo letto proprio su Promiseland) ma fu un mezzo disastro. Verso fine lavaggio si formò parecchia schiuma e la lavatrice andò in blocco, iniziò a traboccare schiuma. Meno male che ero in casa e riuscii, in qualche modo, ad arginare il disastro. Purtroppo un tappetino colorato da bagno, che mi piaceva un sacco, dovetti buttarlo via.
            Leggevo, però, un intervento del dott. Zago dove dice che (copio e incollo) : “qualsiasi accido sviluppa un pH talmente basso da essere incompatibile con la vita dei microorganismi quindi qualsiasi acido ha un’azione igienizzante. Ovviamente non devi diluire troppo l’aceto o altro acido perché altrimenti non funziona.”

            Quindi direi che forse potrebbe andare bene. Sicuramente se tu hai consigliato la candeggina è perché funziona, ma ti devo confessare che ho un po’ paura e se riesco ad ottenere un discreto livello di igienizzazione anche con con l’ a.c. mi sentirei un po’ meglio! 😀

            Francesca

            1. Ma infatti nella ricetta che ho messo in questo sito non c’e’ il tensioattivo, proprio per evitare la schiuma, lo spiego anche nella descrizione della candeggina delicata. Quindi, se metti solo lei nella lavatrice, di schiuma non ne farà poverina.
              Ti ho detto che penso a tutto…

  128. Cara Mammachimica ciao,
    sono un’ altra mamma che ha appena finito di leggere con molto interesse quanto hai scritto sull’ acido citrico; mi è sorto però qualche dubbio dato dall’ inesperienza e dall’ acquisto recente di una nuova lavatrice che vorrei preservare al meglio, visto che l’ ultima è stata rottamata anche per problemi dovuti ad incuria e calcare.
    Ho provato l’ acido citrico come ammorbidente ma, almeno per me, è stato abbastanza deludente nel senso che, abituata per anni a biancheria morbida e profumata (almeno nella fase di post lavaggio), mi sono trovata con lenzuola – non dico dure – ma sicuramente con una sofficità diversa da quella data dagli ammorbidenti commerciali. Zero profumazione se non un impercettibile sentore, come dire “acidulo”, che non mi è piaciuto molto, sopratutto sulle federe dei cuscini da letto. Motivo per cui ho optato per una soluzione di compromesso, ovvero mi sono indirizzata su ammorbidenti rigorosamente eco-bio, tipo Officina Naturae visto che mi sono sempre trovata bene con i loro detersivi, e penso e spero di aver raggiunto un discreto compromesso.
    Ottimo e soddisfacente, invece, è l’ uso che ne sto facendo come anticalacare generico nel classico spruzzino, nonché in sostituzione del brillantante nella lavastoviglie e come soluzione disincrostante mensile sia per la lavatrice che per la lavastoviglie… soprattutto per quest’ ultime due per le quali, fino a ieri, ho usato delle bustine monodose da 50 gr a base di acido sulfamico che, da quanto ho letto in giro, è dannosissimo. Il fatto di sapere di aver trattato due elettrodomestici con un acido del genere, oltre modo per lavare dei panni o per detergere delle stoviglie, mi ha sempre inquietato non poco in quanto, malgrado i vari risciacqui, ho sempre paura che rimanga una qualsivoglia contaminazione da acido sulfamico, per l’ appunto. Scusa le mie paure, ma ho 2 bimbi gemelli piccoli 🙂

    Vengo al dunque con i dubbi. Premesso che ho chiesto al comune dove abito la durezza dell’ acqua e mi è stato detto essere di tra 20 e 26 F°, mi chiedevo l’ esatta percentuale da utilizzare in soluzione da 1 lt. inteso come brillantante, anticalcare generico e disincrostante mensile lavatrice/lavapiatti. Parlando di acido citrico ANIDRO, Il dubbio mi è sorto in quanto sui vari siti dei vari produttori, ognuno “spara” la propria percentuale: chi 15, chi 18, chi 20… chi addirittura 25!
    Mi sembra che ci sia un po’ di confusione in merito.

    Per cui mi chiedevo se esiste una una percentuale idonea che vada bene per tutte 3 le funzioni per cui lo voglio utilizzare e, nel caso, quale mi consigli, oppure se devo differenziare le percentuali sulla base dell’ utilizzo che ne devo fare… anche in questo caso, quale mi consigli?

    Scusami se sono stata un po’ (tanto) logorroica, ma ho preferito essere chiara piuttosto che lasciare qualcosa di incompleto e dover poi chiedere nuovamente. Grazie in anticipo e buon ferragosto.
    Francesca

    1. Ciao Francesca e grazie del commento.
      Visto il grado di durezza della tua acqua, che rientra nella durezza media, secondo me la concentrazione migliore di brillantante e anticalcare generico potrebbe essere il 15%. Comunque l’ultima parola sta sempre a te, nel senso che se i bicchieri non ti sembrano adeguatamente brillanti o trasparenti puoi sempre fare una prova con una soluzione più concentrata.
      Inoltre, per quanto riguarda l’anticalcare generico, ricorda che anche il tempo di contatto e’ importante, quindi se ti dovesse capitare un oggetto particolarmente incrostato di calcare, o lasci agire più tempo l’anticalcare generico al 15% oppure prepari una soluzione più concentrata per lo scopo.
      Per quanto riguarda la manutenzione periodica della lavatrice o lavastoviglie dovrai usare la polvere, quindi non ci sono soluzioni da preparare.
      Approfitto per precisare quello che ho scritto anche negli articoli: certamente l’acido citrico non potrà mai ammorbidire le fibre o profumarle come un normale ammorbidente. Primo perché il citrico è inodore, secondo perché non contiene le sostanze antistatiche (cioe’ che riducono le cariche elettrostatiche tra le fibre e conferiscono la piacevolezza al tatto) contenute invece negli ammorbidenti.
      Quello che fa il citrico, esattamente come l’ammorbidente tradizionale, è neuralizzare l’alcalinita’ lasciata dal detersivo, che non farebbe bene alla nostra pelle. Se ti piacciono i panni profumati hai fatto bene ad optare per un ammorbidente eco!
      Infine, tranquilla che mi puoi scrivere e fare quante domande vuoi, appena posso rispondo sempre.
      Complimenti a te che con 2 gemelli riesci anche ad imparare detergenti eco-bio!
      Sara

      1. Ciao mamma chimica ho una domanda superstupida ma voglio togliermi il dubbio. Posso preparare uno spruzzino con la soluzione di acido citrico e tenerlo pronto all uso e non prepararlo tutte le volte che sarebbero davvero troppe! Perché per quanto riguardo il percarbonato mi sembra di aver capito che non si può fare

        1. il citrico è sempre in uno spruzzino/flacone..in tutte le ricette…forse non ho capito la domanda.
          il percarbonato no, non può stare in acqua.
          Ciao Sara

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