Anni fa una maestra di Claudia mi chiese qualche consiglio per evitare di ritrovarsi i maglioni negli armadi smangiucchiati….
Condivido con voi delle informazioni trovate grande forum del “sapere chimico” di Fabrizio Zago, in cui ho trovato cose interessanti, grazie anche ai contributi di molti esperti.
Negli armadi delle nonne era quasi certo di trovare la naftalina, le palline bianche che mangiava Eta Beta, dall’odore tipico.
Come alcool e benzene, la naftalina appartiene al gruppo 1 dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), cioè ci sono sufficienti evidenze di cancerogenicità negli esseri umani. La naftalina (naftalene) è un idrocarburo aromatico policiclico che si ottiene dalla distillazione del petrolio o carbone e ci sono studi sulla sua cancerogenicità sopratutto delle vie urinarie.
Anche la canfora era molto usata. E’ un derivato vegetale del legno o fogli dell’albero (chimicamente è un chetone ciclico), con una sua elevata tossicità intrinseca. Quindi anche se non ci sono divieti per la sua cancerogenicità, è sicuramente una sostanza da maneggiare con attenzione a causa della sua tossicità (è una sostanza epatotossica), ed i livelli per dare questo problema sono molto bassi, non solo se ingerita accidentalmente (provoca convulsioni) ma anche per assorbimento attraverso la pelle.
Sia la naftalina che la canfora sono sostanze che “sublimano” a temperatura ambiente, cioè passano dallo stato solido a gassoso (senza passare per lo stato liquido) e dall’odore caratteristico. Perciò un altro problema è la loro inalazione.
Quindi io cercherei soluzioni alternative…
Ci sono in commercio delle bustine antitarme.
Bisogna però distinguerle tra i REPELLENTI e gli INSETTICIDI (che invece eliminano sia le tarme adulte che le larve).
I repellenti sono solitamente a base sostanze naturali (oli essenziali, estratti di piante e fiori). Sono sgraditi agli insettini ma non li uccidono, li allontanano soltanto. Per questi prodotti non è obbligatorio riportare in etichetta la concentrazione dell’essenza e nemmeno il tipo utilizzato.
Gli insetticidi invece sono a base di derivati sintetici di insetticidi naturali (le piretrine, o anche permetrina e gtransflutrina), letali per le gli insetti ma non per le persone. Però possono essere fastidiosi per le vie respiratorie (meglio arieggiare ogni giorno le stanze dove si trovano) ed evitare il contatto diretto con la cute per evitare irritazioni. Gli insetticidi devono avere la dicitura PRESIDIO MEDICO CHIRURGICO, con numero di registrazione al Ministreo della Salute, nome e concentrazione del principio attivo utilizzato, garanzia ed efficacia di sicurezza.
Fabrizio Zago ci ricorda anche che la direttiva Europea Biocidi farà entrare in vigore la norma che potranno essere chiamati “antitarme” solo quelli che hanno il sombolo PMC, e non più quelli a base di miscele di oe (a prescindere dalla loro efficacia)
Se invece volete provare dei rimedi naturali, con qualcosa che avete nel giardino, quelli più in voga sono: rametti di foglie di alloro, le stecche di cannella o i chiodi di garofano da mettere in sacchetti negli armadi.
Oppure potete seguire i consigli di Marco Valussi, esperto di oli essenziali e di piante medicinali. Ha un sito web molto interessante www.infoerbe.it, in cui tutto è affrontato con rigore scientifico.
É stato anche il responsabile della parte botanica del Biodizionario di Zago.
Ecco i suoi consigli: “puoi utilizzare l’olio essenziale di Juniperus virginiana, oppure di Cedro, oppure di Thuja, oppure olio essenziale di Rosmarini chemiotipi canfora, oppure ancora olio essenziale di Lavandula stoecha (ricca in canfora).
L’ideale sarebbe poterli applicare direttamente al legno dell’armadio, per esempio mescolandoli a della cera da applicazioni. Oppure metterli in supporti legnosi (pout-purri) che permettano un rilascio ritardato, altrimenti rischi un’emissione rapida ma di breve durata. Metti il pout-purri in un recipiente di vetro per un giorno, per permettere agli oli di permearlo completamente, poi trasferiscilo nei sacchetti tulle”.
Ultimo consiglio di un utente: sua nonna magliaia sostiene che l’unica cosa davvero sicura contro le tarme al cambio di stagione è di chiudere i maglioni in buste di plastica. Questo perché non sono le farfalline a mangiare la lana ma le larve, perciò bisogna evitare che vengano deposte le uova nell’armadio e negli abiti! E’ alla farfallina che da fastidio l’odore di alcune sostanze, e non alle larve.
Buon prossimo cambio di stagione!!!